L'Unione Europea dice no ed è contraria ai flussi migratori in arrivo dalla Libia. Si sta discutendo e considerando in queste ore delle misure alternative, come quelle d'inviareuna flotta al largo delle coste libiche, per arginareil flusso migratorio ormai incontrollato dopo lachiusura anche se parziale della rottatra Turchia eisole greche.

Contrastare da subito i trafficanti di esseri umani

In base allarichiesta di Italia, Francia e della Spagna, i ministri degli Esteri potrebbero daremaggiori poteri a una task force composta dacinque navi da guerra, che già pattugliano le acquenella Libia del nord, cercandodi contrastare i trafficanti di esseri umani.Proprio oggi l'intervento su Radio Rai del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che ha di nuovoaffermato: "La stabilizzazione della Libia per noi é davvero l'obiettivo strategico.

Al di là di discorsi su questo o quell'attore interno libico, a noi serve una Libia unita e stabile".

Grandi attese dal governo Sarraj

La comunità internazionale si aspetta molto dalle iniziative del governo Libico, soprattutto in termini di cooperazionenel contrasto ai trafficanti di migranti,questo sicuramente segnerebbe unagrandissima evoluzionedello stessogoverno libico accusato troppo spesso di detenerei migranti in condizioni disumane vicine alla tortura.

Rischio bomba migranti in fuga dalla Libia

Le condizioni proibitive quasi detentive che la Libia applica non possono che creare un'ulteriore fuga con ogni mezzo: possibile una vera bomba di emigranti. Del resto le testimonianze parlano chiaro, il governo Libicoespelle i profughi abbandonandoli nel deserto, vengono catturati in gruppi attraverso delle veree proprie retate che incitano alla xenofobia.

Unione Europea, basta con le parole

La gestione dei migranti da troppo tempo non è più sostenibile, ci vuole una vera cooperazione mirata e congiuntacon i membri della UE e soprattutto con i paesi di partenza. Certamente molte cose sono state fatte, ma siamo ancora lontani da un sistema Europeo unito e in gradodi scongiurare oggi lacrisi sistemica in atto.