Che meraviglia la tecnologia! Che meraviglia poter usufruire della navigazione internet, del web, dei motori di ricerca. Proprio oggi, giorno in cui a Pisa si celebra l'Internet Day, viene in mente un parallelismo tra lo sviluppo del web e la situazione in cui versa il Movimento 5 Stelle, che della rete ha fatto la sua "gallina dalle uova d'oro". Già, perché il "click baiting", che ha riversato diversi milioni nelle casse di Grillo e Casaleggio (senza il quale il M5S è in forte affanno), sfrutta pienamente le caratteristiche della rete. Pessimo ed emblematico, come nel nostro caso, l'utilizzo che ne viene fatto da parte di alcuni suoi rappresentanti istituzionali.

Tuttavia oggi, 29 aprile, abbiamo avuto un prurito intellettuale da soddisfare, ovvero quello di avere una definizione precisa del termine "movimento". Ebbene Wikipedia identifica un movimento come "qualunque formazione sociale collettiva che appare identificabile per il fine dei suoi partecipanti o dei membri di difendere o promuovere degli oggetti". Perfetto. Teniamola a mente.

Lo scempio di Ragusa: Consigliere M5S inneggia a Mussolini

Il fatto è avvenuto in quel di Ragusa, dove un consigliere M5S, Gianna Sigona, ha pubblicato diversi contenuti inneggianti al fascismo. Ha avuto il buon gusto di pubblicarli il giorno della liberazione, il 25 aprile, sostenendo che "il 25 aprile non c'è stata liberazione, è iniziata l'occupazione".

Ha poi continuato, pubblicando online una collezione di busti di Mussolini fatti da lei, un pregiato lavoro di artigianato. Infatti, come spiega la consigliera: "Sono un'artigiana, quei busti li ho fatti io con la pietra lavica. Pubblicizzo il mio lavoro". Il 26 aprile, evidentemente non soddisfatta dell'eco mediatica dei post precedenti, ha tenuto a precisare: "Noi eravamo fascisti, siamo fascisti e saremo sempre fascisti".

Il sonno della ragione genera mostri

La giustificazione che la Sigona ha addotto per i suoi post è che "siamo in democrazia, ognuno è libero di dire ciò che vuole". Qualcuno le metta in mano un libro di storia di quinta elementare, almeno verrà a conoscenza del fatto che il periodo cui lei fa riferimento, non è che sia stato poi connotato da una grande libertà di espressione.

Poi il carico da undici: "Se Mussolini non avesse perso la guerra, non avremmo considerato la sua figura così. Molte delle cose fatte da lui ce le stiamo godendo ancora ora". Caspita come godiamo!

Rivendica la normalità delle sue idee, per nulla in contraddizione con il Movimento 5 Stelle: "Siamo tutti cittadini che si ribellano a PD o Forza Italia. All'interno c'è gente di destra e di sinistra, un po' di tutto". Rassicurante.

Risulta preoccupante che una persona del genere ricopra un ruolo istituzionale. Esimendoci dall'esprimere un giudizio sulla persona (non serve), crediamo sia interessante soffermarci sul risvolto politico. Tornando alla definizione di movimento, i suoi elementi si identificano nel "difendere o promuovere degli oggetti".

Ponendo una finalità, uno scopo comune a tutti gli iscritti del M5S. Il problema, sembra risiedere nelle modalità con cui perseguire lo scopo. La nostra Costituzione nasce antifascista e, di conseguenza, risulta inammissibile che un consigliere inneggi a Mussolini.

Il M5S ha dato parola a persone discutibili come Gianna Sigona. Non progrediamo, ma regrediamo. Il silenzio del direttorio è imbarazzante, ma vien da sé che non faccia scalpore più di tanto, si veda il caso di Virginia Raggi, vicina a figure come Alemanno e Previti. Questo non è progresso della classe politica. La democrazia diretta, agognata da Casaleggio, ha portato lo sfascio ideologico, politico e culturalepiù totale (più di quanto non ci fosse già), dato che i suoi effetti popolano consigli comunali e municipali, oltre a Camera e Senato. "Il sonno della ragione genera mostri". Speriamo che qualcuno li fermi. O li svegli.