Recentemente,Papa Francesco ha tenuto un discorso che farà sicuramente discutere all'interno dell'opinione pubblica mondiale.Secondo quanto riportato da un articolo di "Repubblica", il Pontefice ha invitato a liberarsi dal benessere materiale e ha criticato la diffusione di un certo tipo di "animalismo sociale" che, secondo il Papa, punta a dare più importanza ai propri animali domestici(e non) rispetto alle sofferenze degli altri esseri umani.

Nelle parole del Papa, non si può non notare il richiamo alla questione dei migranti e di chi versa in condizioni di povertà, e non si può non segnalare che tale discorso sia alquanto coerente con la morale cristiano/cattolicache condanna il "troppo" benessere materiale, così come gli insegnamenti della Bibbia giudeo-cristiana, secondo cui l'essere umano ha il diritto del "primato" sulla natura e sugli altri esseri viventi.

Ambientalismo, animalismo e religione

Da un punto di vista teologico, diversi esponenti conservatori del mondo cattolico criticano l'animalismo e l'ambientalismo, in quanto considerati espressione di un "neopaganesimo" moderno.Difatti, secondo la dottrina cattolica (così come quella ebraica e/o islamica) l'essere umano deve avere la priorità, e il forte amore per gli animali può rappresentare anche una forma di "idolatria".Al contrario, presso alcuni filoni delle religioni pagane e neopagane, gli animali hanno (in certi casi) uno status complementare rispetto all'essere umano, in quanto esseri viventi facenti parte della Terra e della Natura, la quale tende ad essere "divinizzata".

Le differenze tra neopaganesimo e cristianesimo

Inoltre, al contrario dell'universalismo e dell'egualitarismo tipicamente cristiani, le religioni pagane e neopagane sono incentrate sul già citato culto della Terra e, di conseguenza, delle proprie "radici più profonde" così come quelle culturali e comunitarie (famiglia,culto degli Antenati e così via).

Si tende, così, ad una posizione che mal si combina con l'idea universalista e/o globalista tipica del cristianesimo (specialmente cattolico), che considera gli esseri umani da un punto di vista "celeste", con il conseguente andare oltre le differenze (geografiche, etniche e così via) che esistono tra gli uomini; differenze "naturali" e "materiali" che invece sono affermate e difese in tutte le religioni pagane e in una discreta parte di quelle neopagane.

In linea di massima, si potrebbe concludere che secondo la dottrina cristiano-cattolica, l'essere umano viene sempre prima di tutto (ambiente e animali compresi), mentre per le dottrine pagane-neopagane prevale la propria comunità (compresi gli animali domestici e non), così come l'equilibrio naturale. Infine, c'è da segnalare che entrambe le posizioni contengono spunti positivi, e sarebbe auspicabile un mondo dove ci sia spazio per la tutela degli esseri umani, così come degli animali, in una sintonia "universalistica" e "celestiale" che, al contempo, rispetti e valorizzi le differenze "terrestri" e "materiali" presenti tra esseri umani e animali.