Ho letto l'intervista di Pierluigi Bersani pubblicata dal Tirreno Toscana del 21 luglio 2016. Lo ritengo un documento importante, per la lettura che viene fatta dell'attuale momento politico. Tutti sappiamo che Bersani parla un linguaggio chiaro, comprensibile da tutti, e gli argomenti di oggi sono gli stessi che ha sostenuto nel passato: la coerenza è la sua qualità migliore.

Anche se l'argomento è stato da noi già accennato nei giorni scorsi, è utile ricordare che Bersani propone, insieme ad alcuni deputati e senatori dem, una modifica alla legge elettorale 'Italicum', partendo dal PD a chi ci vuole stare.

Naturalmente da realizzarsi dopo il prossimo referendum, ma con un impegno preciso di Renzi, in modo molto esplicito. Bersani ritiene, se ho ben capito, che l'attuale legge elettorale, di fatto, ci porterebbe ad un sistema presidenziale mascherato.

Mancanza di dialogo tra Istituzioni e popolo

Nello stesso documento Bersani evidenzia un aspetto preoccupante nell'attuale società, che è quello dello scollamento tra le Istituzioni ed il popolo. Molte sono le disuguaglianze che affiorano nella società, fino al punto di registrare l'aumento dei vaucher da € 10,00 e l'arricchimento ulteriore di una parte della stessa società. La maggioranza politica in carica è alla ricerca dei voti altrui, con la perdita dei propri: cose che fanno riflettere.

Dopo le ultime elezioni amministrative in cui si è manifestato, in modo molto evidente, lo scollamento di cui prima, non abbiamo avuto notizia alcuna,di qualche dimissione per responsabilità. Tutto, come al solito, è finito senza alcun colpevole. Il popolo si aspettava un gesto simile ed è stata una ulteriore delusione.

Dare una mano agli operatori

Noi riteniamo che, anche la politica bancaria attuata dal Governo, vada ripensata, dando più giustizia agli operatori. Non è possibile che quando una società qualsiasi fallisca, gli si chiudano tutte le porte e non vi siano aiuti di sorta, mentre col fallimento delle Banche, si spalancano tutte le vie per risolvere il problema.

In fondo, in entrambi i casi, si tratta di Società private. Inoltre, quando il M5S pone degli interrogativi alla maggioranza di Governo, molto spesso non vengono presi neanche in considerazione, mentre invece tutte le proposte migliorative andrebbero valutate, e ove ritenute meritevoli, bisogna, per dovere istituzionale, prenderle in considerazione. Ora che la politica dei due poli risulta rafforzata, perché il terzo polo è frantumato e di difficile ricomposizione, il PD deve avere il coraggio di stimolare accordi per collaborazioni col M5S, e guardare lontano nell'interesse del popolo.