Se per DonalTrumpHillaryClintonè il diavolo, così come l'ha definita durante un suo recente comizio in quel diMechanicsburg (Pennsylvania),possiamo certamente affermare che il candidato repubblicano non è l'acqua santa.Non sarà santa, ma di acqua ne avranno dovuta sorseggiare un bel po' i suoi amici repubblicani, giusto per ingoiare l'ennesima gaffe del loro prescelto.
Questa segue, infatti, quella che definisce il suo avversario politico comebugiardoa livello mondiale, ma anchecorrottoda gruppi di potere.Intanto ildisagioaumenta tra le file repubblicane, tanto che alcuni dei suoi membri ne prendono le distanze, comePaul RyaneJohn Mccain, a detta dell'arrabbiatissimoBarack Obama.
E non solo,Richard Hanna, altro repubblicano, ha affermato che voterà Hillary Clinton perché, secondo lui,"Trump è un imbarazzo per lanostra nazione". Ultimamente il candidato repubblicano halicenziatodei suoiconsulentidopo aver chiesto10 milioni di dollariad un altro suo ex collaboratore,SamNunberg, reo secondo il candidato repubblicano di aver violato gli accordi sulla sua privacy.
A cosa starà pensandoHope Hicks,responsabile della comunicazione di Trump, per risollevare il destino del suo assistito che pare perdere consenso non è dato sapere. Certo ci sarà molto da lavorare.
Se Trump piange, Hillary non ride
Che periodaccio anche per la signora Clinton che ha fatto arrabbiare addirittura VladimirPutin.
E sì, ci è andata pesante il candidato americano che recentemente ha accusato laRussiadi averhackeratoiserverdelDemocratic National Commitee, facendo in modo che venissero scoperte le maildalle quali si sarebbe evinto che i "big" del partito l'avrebbero favorita a discapito diBernie Sanders.
E la Russia, continua la Clinton, avrebbe fatto tutto questo per favorire Donald Trump che, sempre secondo lei, vedrebbe con un occhio di riguardo Putin.A seguito di questa vicenda si sono dimessi i vertici del partito democratico ovvero il Ceo Amy Dacey,il responsabile finanziarioBrad Marshalle quello della comunicazioneLuis Miranda.
Secondo un sondaggio effettuato da Galluptra il 16 e il 23 luglio, solo il 38% degli intervistati ha un'opinione favorevole della Clinton contro il 57% sfavorevole.
Il sogno di Michelle
PerAnnamaria Testa, esperta e docente alla Bocconi di comunicazione, intervistata da Repubblica.it, laFirst Ladyattuale ha chiaramente rafforzato l'autorevolezza già conquistata sul campo con il suo discorso durante la recente conventiondel partito democratico tenutasi aFiladelfia.
Presentatasi con un vestito color blu, come il colore del partito democratico, Michelle Obama ha conquistato la platea con circa quindici minuti di discorso interrotto da applausi nei quali ha parlato di valori ed umanità.
Certamente dietro il successo della First Lady c'è anche l'abilità della sua speachwriter Sarah Hurwitz. Ma non possiamo pensare che un personaggio come Michelle Obama possa essere frutto solamente di una valente strategia comunicativa.
Se Donald Trump rappresenta il pericolo, in caso di sua elezione, di una maldestra Politica nazionale ed internazionale degli Stati Uniti, la Clinton rappresenta ilpassato che ancora aleggia nel paese, Michelle Obama invece raffigura la speranza, il sogno di un'America migliore: lei stessa ha realizzato un sogno, quello di far crescere delle bambine di colore nellaCasa Biancacostruita da schiavi.
Sì, lo sappiamo, è stata questa una frase ad effetto e citata nel discorso di Filadelfia da Michelle, malasciateci sognare nel cambiamento, lasciateci pensare che nel cuore di una donna come lei non ci sia solo l'ambizione personale ma anche il desiderio autentico nel migliorare un paese come quello americano.
Cara Michelle, hai un solo difetto evidente e cioè quellodi essere la moglie dell'attuale presidente americano, ma risulterai quello mancato delle elezioni del 2016.