Ghostbuster, Indipendence Day,Point Break,Jumanji,I Magnifici 7,Ben Hur. Hollywood ama remake e reboot e spende molte energie e soldi per riportare al Cinema le vecchie glorie del passato:la fabbrica dei sogni sta dunque perdendo idee?
Sempre meno sono i film che riescono a coniugare un grande successo al box office con un linguaggio nuovo e accattivante e con una sceneggiatura innovativa. Secondo Steven Spielberg e George Lucas le major americane non rischiano su film intraprendenti e preferiscono puntare su pellicole dal successo sicuro, a discapito della qualità.
La moda del remake
I remake hanno la potenza delle grandi storie del passato, il seguito dei fan di vecchia data e la facilità nell'essere riportati sul grande schermo: basta ringiovanire i personaggi e ingigantire le loro avventure con nuovi effetti speciali e il gioco è fatto. Il risultato non è certo dei migliori, ma conquista comunque l'obiettivo di portare gli spettatori al cinema e gli incassi nelle tasche dei produttori.
Film più coraggiosi e intraprendenti si ritrovano oscurati all'ombra di questi grossolani colossi e, anche se spalleggiati da star di tutto rispetto, vengono messi nell'angolo. Red Tails di George Lucas, Boulevard con Robin Williams, Puncture con Chris Evans, (solo per citarne alcuni) benché abbiano dalla loro arte e abilità filmica si limitano a restare nel dimenticatoio.
É giusto dire che Hollywood ha finito risorse e idee e si aggrappa tenacemente al passato pur di restare a galla?Forse le grandi case di produzione si sono trasformate in mere aziende dedite al guadagno dimenticando di lavorare per la settima arte? Spielberg prevede l'implosione della fabbrica dei sogni americana, quando il pubblico diverrà saturo dei film blockbuster e le major inizieranno a produrre flop su flop internazionali.
In tutto questo caos, in tutto questo miscuglio di remake, reboot, cinecomic, sequel, prequel e pellicole dai soli effetti speciali, riescono però ancora a risplendere delle piccole perle.Dei film che riescono a sorprendere, affascinare e deliziare sia da un punto di vista visivo che contenutistico e che nonostante tutto si fanno notare e richiamano un grande numero di spettatori.
Christopher Nolan, Alejandro Gonzalez Inarritu, David O. Russel, Richard Linklater, Joel ed Ethan Coen e altri ancora sono i nuovi poeti e sognatori. Le nuove speranze in una Hollywood che dello splendore e della magnificenza di un tempo non è rimasto che il nome.