Matteo Renzi è convinto che sul referendum costituzionale la maggior parte della sinistra sia con lui e che, se si vuole vincere, deve convincere in qualche modo l’elettorato di destra. Non solo, il premier ha sferrato un attacco frontale a quello che molto probabilmente considera il suo principale avversario interno: Massimo D’Alema.
Chiunque potrebbe replicare con un semplice "citofonare a Enrico Letta"
Citofonare a Romano Prodi, citofonare a Walter Veltroni, ha detto il premier, per additare l’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema, come esperto di lotta fratricida in casa.
Su quest’ultima affermazione verrebbe facile a chiunque replicare con un semplice: “citofonare a Enrico Letta”. È vero che tutto passa, ma il memorabile #staisereno di Matteo Renzi ritorna immediatamente alla mente quando si parla di lotta fratricida nello stesso partito.
Il popolo di sinistra non è assolutamente convinto della proposta di Matteo Renzi
Detto questo, penso che l’analisi di Renzi sia sbagliata all’origine. Perché se è vero che l’elettorato di destra difficilmente voterà la proposta di modifica costituzionale caldeggiata dal premier, al pari dell’elettorato del Movimento 5 Stelle, è altrettanto vero che il popolo di sinistra-sinistra non è assolutamente convinto della riforma proposta.
Matteo Renzi, e lo dico io che di sinistra non sono, probabilmente non ha compreso che il risultato finale sul referendum passerà proprio da sinistra e prendersela oggi con il solo D’Alema, che osa esternare quello che in tanti pensano, non servirà a fargli recuperare punti.
Ormai è chiaro che dall’esito referendario dipenderà il futuro del governo italiano.
Lo si percepisce da queste uscite, a mio giudizio scomposte e dannose, ma anche dalle mille promesse che si sentono fare in questi giorni, come quella sul ponte sullo stretto di Messina o quella sull’abolizione dell’Irpef agli agricoltori. Insomma, Matteo Renzi si è giocato tutto e deve vincere ad ogni costo, ma molto probabilmente ha sottovalutato la realtà. La partita la perderà proprio a sinistra, quella sinistra che ritiene sia tutta con lui, ma evidentemente non lo è.