"Siamo Pronti". Queste le parole del Primo Ministro Italiano. Anche Renzi ci è cascato. Ha affermato di voler costruire il Ponte sullo Stretto. Si prospetta un fallimento anche per il Segretario del Pd? Vedremo come il Premier deciderà di affrontare questa sfida e soprattutto se riuscirà a vincerla.

Nel corso dell'assemblea che celebra i 110 anni del gruppo Salini-Impregilo il Presidente del consiglio ha dichiarato di voler costruire il Ponte sullo Stretto di Messina.

Renzi è partito affermando che questa sarebbe una sfida che porterebbe alla creazione di 100.000 posti di lavoro.

Si farebbe in modo di togliere la Calabria dalla condizione di isolamento nel quale attualmente si trova, e renderebbe l'isola della Sicilia più vicina e raggiungibile.

Questa è la sfida che il nostro Presidente lancia a Pietro Salini, numero uno del gruppo Salini-Impregilo. Il Governo è pronto e ha dimostrato di non avere paura, e si impegna a completare ciò che altri nel passato non sono stati in grado di portare a termine. Così Renzi conclude il suo comizio in cui annuncia la volontà di completare quest'opera, che molti hanno promesso di concludere, senza mai che questa promessa fosse mantenuta.

La storia del Ponte sullo Stretto,infatti, ha origine antichissime, che risalgono addirittura ai Romani.

Nel tempo molti hanno affermato di voler completare quest'opera: da Andreotti, Berlusconi, Prodi e ora Renzi. Molti sono quindi coloro che non sono stati in grado di mantenere la promessa fatta.

Molti, se non tutti coloro che hanno avuto a che fare con il Ponte hanno perso di credibilità. Probabilmente è ciò che ci si aspetta anche a Renzi.

Un fallimento. Forse il Premier, in uno dei momenti più difficili per il suo Governo, ha trovato nel ponte la sfida per ritrovare il consenso nell'elettorato.

Il Presidente del Consiglio ci crede e lo ha promesso. Noi staremo a vedere se si tratterà nuovamente di promesse non mantenuto, o della vittoria di una delle sfide più difficili per il Paese e per chi ne è a capo.