Il referendum svizzero in sé non costituisce argomento di questo articolo come punto centrale, ma ciò che voglio andare a registrare ed esprimere con questo articolo, è che adesso ci troviamo di fronte al momento in cui la gente tira il sasso del populismo, e questo invece di andare a colpire il bersaglio puntato ricade sulla testa di chi lo ha lanciato. Cosa vuol significare tutto questo? Semplicemente che chi ha sempre gridato al populismo e alla lotta per la difesa del proprio lavoro, della propria manodopera e che fino a ieri a sparato a zero sull'immigrazione che toglierebbe il lavoro agli italiani, oggi urla allo scandalo perché i lavoratori italiani hanno diritto di lavorare nel Ticino.
Ah sì, e per quale principio? La coerenza dove è finita? Ora vedremo veramente quanto i populisti lo siano davvero fino in fondo.
Risolvere i problemi in casa propria
Dato che in Italia si pensa di essere in grado di risolvere il problema dell'immigrazione, e che la stessa Europa ha finalmente capito come affrontare il problema, insieme sapranno certamente come superare questa emergenza. Adesso, dopo il referendum, ci saranno 60 mila persone in più da redistribuire in maniera omogenea e senza contraccolpi per le famiglie di questi lavoratori. Invece i partiti politici anti-populismo e che si dichiarano difensori della democrazia nel mondo, parlano di sanzioni alla Svizzera, interrogazioni parlamentari per bloccare i rapporti economici con l'Europa, e hanno chiesto all'Italia di rivedere le zone di Tax-free: democrazia?
Libertà di pensiero e libertà decisionale
L'Italia è uno di quei Paesi che ha l'anima libertaria e ugualitaria quando si pone davanti alla telecamere o alla carta stampata, ma che per gran parte ha dei cittadini che non hanno il coraggio di esprimere le proprie idee fino in fondo. In realtà la libertà di espressione deve esistere e anche quella di pensiero, purché sia comunque coerente.
I populisti italiani in questo caso avranno ragione nell'appoggiare la scelta referendaria del Canton Ticino che ha voluto difendere il proprio territorio, e gli anti-populisti avranno giustamente che ridire sulla loro scelta, ma facciano una campagna di coerenza democratica senza parlare di un colpo di scure alla libertà di scegliere, che non si addice ai loro manifesti elettorali.