Cagliari è la città capoluogo della Sardegna, un centro importante non solo per l'isola ma per tutto il mar Mediterraneo; negli ultimi tempi sono accaduti diversi episodi delinquenziali, alcuni strettamente collegati alla presenza di migranti nel territorio cittadino.

Ieri una rissa in pieno centro è sfociata in un far west, con botte e coltellate

L'episodio è accaduto nella zona di Piazza del Carmine, vicinissima alla centralissima via Roma, in pieno centro cittadino, in tarda serata. Tutto pare sia nato dal fatto che la piazza in questione, un tempo casa degli sbandati locali, sia negli ultimi tempi divenuto un centro di ritrovo per i numerosissimi migranti presenti nel capoluogo.

Questo incontro avrebbe generato delle frizioni tra le due fazioni.

Ieri è scoppiata unavera e propria rissa tra senza tetto e migranti; oltre alle botte da orbi sono partite anche alcune coltellate.All'arrivo della Polizia, c'è stato un fuggi, fuggi generale; ma nonostante tutto sono state arrestate tre persone, due pregiudicati cagliaritani e un uomo del Gambia.

I due pregiudicati, un uomo ed una donna, sono Maurizio Chessa e Debora Serra, mentre Ibou Sakaren è l'africano finito in manette. Insomma, un episodio abbastanza grave, che mette in evidenza la difficile convivenza tra cittadini locali e migranti.

Cagliari negli ultimi tempi è stata teatro di diversi e numerosi arrivi di migranti, provenienti principalmente dal continente africano.

Questo fattore, legato ad un'accoglienza forse mal gestita, ha generato un malcontento strisciante e dilagante tra i cagliaritani, che ha prodotto anche diverse reazioni da parte di istituzioni ed associazioni che, a più riprese hanno messo in evidenza la grande difficoltà dei centri di accoglienza, non idonei e soprattutto già al collasso.

Alcuni brutti episodi accaduti in città hanno iniziato a far storcere il naso alla popolazione, generalmente di indole tranquilla e non incline a determinate azioni.

Ieri però, qualcosa è scattata e si è verificato un fatto certamente deplorevole e non giustificabile; ma segno evidente di un malessere sociale diffuso e in crescita.

La disoccupazione che fa registrare numeri record e che non accenna a placcarsi, di certo non aiuta un popolo in difficoltà che vede, probabilmente,in altri poveri disperati dei possibili rivali.