Luciano moggi continua a farsi del male da solo, oltre ad averlo fatto in passato (chiaramente non da solo) all'intero sistema del calcio italiano nonostante in molti, purtroppo, insistano nel negare le sentenze emesse da chi di dovere in relazione allo scandalo di Calciopoliaffidandosi al tanto apprezzato atteggiamento dell'omertà, tipico della società italiana.

Sul noto giornale Il Fatto Quotidianovengono riportate le conseguenze cui l'ex direttore generale della Juventuse la società stessa andranno incontro dopo il ricorso respinto dal T.A.R.

in merito alla radiazione dell'ormai noto ex dirigente decisa nel 2012 dall'Alta Corte del Coni, e dopo che lo stesso T.A.R. ha negato alcun risarcimento alla società del presidente Agnelli ribadendone anzi, se mai ce ne fosse ancora bisogno, le oggettive responsabilità in merito.

I risarcimenti alle parti civili

Innanzitutto, come riportato fedelmente dal giornalista Paolo Ziliani, Luciano Moggi dovrà risarcire nell'ordine: Federazione Italiana Giuoco Calcio, il ministero dell'Economia, Atalanta, Brescia, Bologna e la società Victoria 2000 srl che all'epoca dei fatti di Calciopoli era proprietaria della società rossoblù. Oltre a lui dovranno pagare materialmente i danni anche la stessa Juventus, la Fiorentina, Antonio Giraudo ed i fratelli Della Valle che nonostante i numerosi ricorsi che si sono visti respingere continuano a professare la loro innocenza.

Alla vergogna non c'è mai fine

Ad oltre dieci anni di distanza dal più grave scandalo della storia del nostro calcio (sperando che in futuro non se ne verifichino altri...) Moggi, che oggi ha 78 anni, continua la propria battaglia contro i mulini a vento. Tuttavia la colpa, ci permettiamo di aggiungere, è di una informazione sportiva e nella fattispecie calcistica che continua a "tenere in vita" un personaggio che, purtroppo, ha danneggiato lo sport più bello del mondo. E che forse non si è ancora reso conto che il tempo delle menzogne e delle irregolarità è giunto al termine. Il "tempo delle mele" è finito, per fortuna.