Il Milan vince 1-0 sulla Juventusnell’anticipo della 9° giornata di Serie A. E già questa è una notizia: i bianconeri pentascudettati, con un Higuain in più, sulla carta (e per ora anche nei fatti) implacabili, vengono fermati dalla compagine rossonera, formata da un gruppo di giocatori etichettati, ai nastri di partenza, ‘impresentabili’ perfino dagli stessi tifosi del Diavolo, ed ora a - 2 da Dybala e compagni soli in vetta.
Ma non è finita qui. Il Milan trionfa a sorpresa sulla Juve, con gol decisivo di un giovane. E questo è clamoroso. Se per di più si tratta di un italiano, la partita ha tutti i requisiti per essere consegnata alla storia.
Manuel Locatelli, classe ’98, con un tiro preciso da fuori area regala i 3 punti ai suoi. Lo fa segnando a Buffon, nato nel ’78. 20 anni tondi in meno. Per rendere l’idea, quando Gigi alza la coppa del mondo il 9 luglio 2006 a Berlino, Locatelli ha appena 8 anni, e muove i suoi primi passi calcistici nell'Atalanta.
Da quell'estate del 2006, passano all’incirca 3 anni finchè il Milan, ai tempi ancora grande in Europa e potente in Italia, mette gli occhi sul giovane Manuel, non lasciandolo più andare. Dopo diverse stagioni nelle giovanili rossonere, tra Esordienti e Primavera, il momento giusto arriva inaspettatamente, il 21 aprile 2016. In una stagione fallimentare, l’ennesima, per il Diavolo.
Alla deriva per il cambio di proprietà, alle prese con la staffetta in panchina tra Mihajlovic e Brocchi, Locatelli fa il suo esordio tra i grandi, in quella Serie A vista tanto spesso in TV e in cui ora comincia a fare la voce grossa. L’infortunio di Montolivo all’inizio della nuova stagione gli ha concesso la chance di un posto da titolare.
Fiducia che Manuel ha ripagato con prestazioni di alto livello, impreziosite da 2 gol. 1, quello di questa sera, pesantissimo.
Non vogliamo mettere pressione al giovane Manuel. Può sembrare banale dirlo ma lui, così come l’altro rampollo rossonero Donnarumma, rappresenta un patrimonio inestimabile per il calcio italiano, a livello di singolo quanto in rapporto alla Nazionale.
Ma prima di tutto, non dobbiamo dimenticarci che si tratta di un ragazzo di appena 18 (nel caso di Gigio, 17) anni, con sogni e problemi da adolescenti ma già capace di grandi cose, già gravato di responsabilità non da poco, già catapultato in realtà più grandi di lui. In questi casi si dice di non svegliare il ragazzo, di lasciarlo sognare da solo. Beh, noi non siamo d’accordo. Crediamo sia il caso di svegliare i vari Manuel, Gigio, per far capire loro come questo non sia solo un bel sogno, ma una splendida realtà, che sono stati bravi a guadagnarsi. Se saranno abbastanza bravi dacontinuare a meritarsela, questo solo il tempo ce lo dirà. Noi ne siamo certi, ma non vogliamo mettergli fretta. Questo è il loro momento, ed è giusto che se lo godano, divertendosi. Questa è la notte di Manuel Locatelli.