Nelle ultime settimane il governo ha annunciato di voler contrastare l'evasione del bollo auto, che ha un elevata percentuale di mancati pagamenti, che in seguito vengono richiesti mediante Equitalia con aggravio delle spese. Per indurre i cittadini a pagare la tassa è stato proposto di legare la stessa alla revisione dell'autoveicolo, negando il rilascio del tagliando di regolare revisione a coloro che non sono a posto con il pagamento dell'imposta. In questo modo chi non paga, non potrà circolare. E se lo farà andrà incontro a sanzioni pesanti.

Ma non finisce qui. Alla revisione potrebbe essere associato anche il fermo amministrativo del veicolo, negando la revisione anche ai mezzi sottoposti a "ganasce fiscali". Chi ha delle pratiche di Equitalia in sospeso e si è visto elevare il fermo amministrativo del mezzo, dovrà fermare la propria automobile.

Una misura che penalizza gli indigenti

Sicuramente la "linea dura" indurrà una parte degli inadempienti a regolarizzare la loro posizione, facendo entrare milioni nelle casse dell'erario. Ma in un periodo storico in cui milioni di cittadini sono alle prese con la povertà, fino alla vera e propria indigenza, il governo ha il compito di valutare a fondo anche l'impatto sociale che queste misure avrebbero sulla popolazione, ed in particolare in questo caso sugli indigenti, sulle categorie più deboli.

A prescindere da quale sanzione possa essere prevista, per pagare il bollo auto è necessario ovviamente possedere i soldi per farlo. E la realtà odierna è che ci sono milioni di persone che non li hanno, o per racimolarli sarebbero costrette a privarsi di spese essenziali. La situazione si complica ancora di più se oltre al bollo auto venisse legata alla revisione anche la questione dei fermi amministrativi, realtà che in Italia riguarda alcuni milioni di autoveicoli e mezzi da lavoro.

Pagare le cartelle di Equitalia, o del nuovo ente che sarà costituito dopo la chiusura di questa, è proibitivo per moltissime persone. Che in questo modo rischiano di dover rinunciare ad utilizzare anche la propria automobile.

Cosa farà chi non è in grado di pagare?

Chi nonostante il giro di vite non sarà in grado di pagare, avrà essenzialmente due alternative.

La prima, è quella di parcheggiare la propria automobile e non utilizzarla. Ma come sappiamo in larga parte del paese questo è proibitivo, anche a causa dell'inefficienza del trasporto pubblico locale. Anche per recarsi sul luogo di lavoro, l'auto per molti rappresenta l'unica soluzione praticabile. La seconda è continuare ad usare l'auto senza la revisione, rischiando di essere fermati dalle forze dell'ordine e di vedersi elevare pesanti sanzioni, oltre al rischio ben più grave che la compagnia assicurativa, in caso di incidente stradale, rifiuti di risarcire la controparte, essendo il mezzo privo della regolare revisione.

Se questa misura entrerà in vigore, alcune centinaia di migliaia di cittadini indigenti si troveranno a fare i conti con un nuovo immenso problema.

E tra questo esercito di persone ce ne sarà una percentuale che continuerà ad usare comunque il veicolo, nonostante tutto quello che questo comporterebbe. Questa misura avrebbe un costo sociale enorme, andrebbe a mettere i bastoni tra le ruote ai deboli, a chi sta attraversando un periodo di difficoltà, e dover rinunciare all'automobile certamente non agevolerà questo difficile compito. Mi auguro che governo e sopratutto l'opposizione valutino bene la questione.