Roma, secondo statistiche ufficiali, è stata ormai sorpassata da Milano per quanto riguarda le presenze turistiche in città. Nel centro del capoluogo lombardo, per esempio, non sono ammessi i camion bar che invece deturpano orribilmente quello di Roma, spacciando merce (non sempre di ottima qualità) a prezzi astronomici; e non ci sono neppure quei negozietti di magliette di calciatori taroccate, o di frutta e bibite, che hanno invece invaso il centro della capitale anche nelle sue parti più pregiate.

Roma: una scelta deleteria per la città

Nel cuore storico di Milano sopravvivono ancora i negozi storici, come le antiche frutterie e le botteghe alimentari, ormai banditi dal centro di Roma a tutto vantaggio dei supermercati; e non è neanche invaso dai pullman turistici come succede nella "città eterna", con la complicità di una politica indifferente e una burocrazia asservita.

Questi paragoni dicono abbastanza? Stiamo parlando di una città, Milano, che ha sempre tutelato la sua immagine di 'motore culturale' dell'Italia e la propria identità di metropoli europea; ed è proprio in questo modo che riesce ad attirare il Turismo di qualità. Roma, al contrario, ha svenduto il centro ai racket della paccottiglia, a sistemi di illegalità diffusa e alle lobby totalmente indifferenti alla bellezza. Una scelta deleteria, incomprensibile: la capitale è invasa senza controllo da un turismo straccione, oltre che dalle buche lasciate dai pullman. Di chi è la colpa?

Milano regala ancora magia

Milano, al contrario, è ancora una città colma di sensazioni e contrasti. Un insieme di "fotografie" che trasmettono, ancora oggi, tante emozioni: un luogo troppo spesso odiato, etichettato e umiliato, mentre invece è capace di regalare poesia e fascino.

Rispetto agli anni 80, quando era la "Milano da bere", oggi è molto diversa: Che sia bella può saperlo solo chi ci vive, di certo non il pendolare che ci arriva tutti i giorni per lavoro e conosce solo la stazione, i parcheggi, il centro, il metrò, incapace di vedere altro a parte la sua scrivania in un ufficio milanese. Tra tutte, è la città più europea e moderna, organizzata ed efficiente nei trasporti pubblici, che offre svago a volontà per tutti (anche a chi non può spendere); una città abitata da una popolazione variegata che, nonostante certe linee politiche, ha imparato e sta imparando ancora il rispetto per le altre culture, molto più che in altri luoghi; se uno si accontenta, si lavora abbastanza bene, ci si diverte come e quanto si preferisce, mentre la cultura è incentivata tantissimo.

Milano contro Roma

Milano offre musei, mostre, iniziative, luoghi ricchi di storia da visitare, angolini magici da ammirare. Se ci aggiungiamo che l'ossido di carbonio, rispetto a qualche decennio fa, si è ridotto dell'80%, il Pm10 di oltre il 50%, il biossido di azoto del 40%, mentre invece - grazie ad alcune iniziative e alla chiusura delle grandi fabbriche, oltre che per lo spirito ecologico dei suoi abitanti - l'ozono è aumentato del 50%.

Da 9 km di piste ciclabili siamo passati a 176, a dimostrare quanto gli abitanti abbiano a cuore l'ambiente. I giardini pubblici sono ricchissimi di verde, per ogni albero estirpato uno ne viene piantato e, infine, le aree per gli amici animali crescono dappertutto. La cucina, ovviamente, è internazionale.

Nota negativa: a Milano si comprano meno quotidiani e libri, ma è un fenomeno globale dovuto a internet; aumentano invece le somme che spende il comune per la cultura: da 5 milioni siamo passati a ben 86 milioni di euro. Rispetto agli anni 80 la gente si reca molto più spesso nei musei, va meno al cinema e al ristorante, in compenso le pizzerie e i locali etnici sono sempre pieni. A ben rifletterci, non è poi così male questa città, tanto bistrattata, odiata e criticata: è necessario però guardarla con altri occhi, non con quelli dei "si dice".