Tutti noi abbiamo indelebilmente nella testa e nel cuore un luogo che ha rappresentato molto nella nostra vita. Nella maggior parte dei casi questi luoghi sono frutto di dolci ricordi della nostra infanzia, è proprio questo il caso dell’ex asilo San Giuseppe che per quasi un secolo ha ospitato la scuola materna di #Castel Rozzone.
Il progetto
Da tredici anni #FAI (Fondo Ambiente Italiano), in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha realizzato 68 interventi di recupero grazie alla raccolta firme dei luoghi.
Il regolamento è molto semplice, i primi tre luoghi classificati riceveranno un contributo significativo, inoltre, indipendentemente dalla posizione in classifica, i luoghi che avranno raccolto più di 1500 segnalazioni potranno presentare al #FAI una richiesta di contributo sulla base degli specifici progetti d'azione.
La storia del vecchio asilo San Giuseppe di Castel Rozzone
Nel 1907 Cortesi Giacinto donò alla comunità di #Castel Rozzone il terreno per la costruzione dell’asilo, che fu realizzato grazie all’aiuto della comunità stessa che si adoperò attraverso la manodopera gratuita e generose donazioni.
Così prima le Suore della Congregazione di Vercelli e poi quelle Canossiane di Treviglio s’impegnarono dell’assistenza infantile fino al 1990. L’edificio continuò ad ospitare i piccoli del paese fino al 1998, anno in cui venne abbandonato per il trasferimento nell’attuale struttura per la continuazione dell’attività educativa.
Nel 2016 nasce il “Comitato per la Valorizzazione Vecchio Asilo S. Giuseppe”, per volontà della Fondazione Scuola dell’Infanzia San Giuseppe con il sostegno dell’Amministrazione comunale e soprattutto dei cittadini del paese.
L’obiettivo è di promuovere una campagna valorizzatrice dell’edificio e la coordinazione della campagna “I #luoghi del cuore” per la raccolta firme promossa dalla #FAI.
Il futuro di una popolazione non può che passare dall’infanzia e dall’educazione ricevuta nella più tenera fascia d’età, salvare un edificio così importante come l’ex asilo è un impegno verso il proprio passato e un simbolo per il futuro che verrà, per non dimenticare il luogo che ha fatto crescere tutti noi restituendogli, almeno in parte, ciò che ci ha donato.
Questa non è una semplice questione di finanziamenti e di soldi, attraverso questa semplice azione, che non costa nulla, possiamo far rivivere una struttura che è molto di più di due pareti ed un tetto, è la possibilità di proteggere un ricordo, un luogo del cuore appunto.