Sconfiggere il Terremoto. Non stiamo parlando di un'utopia, ma di una prospettiva. Non di un sogno, ma di una "solida realtà". Per parafrasare un noto spot, proprio quello di cui si avrebbe bisogno è di solide realtà. Perché? Perché ciò che ci spaventa è ciò che non conosciamo e non comprendiamo. Se non possiamo conoscere e comprendere con certezza il mistero che è sotto di noi; se non possiamo che affidarci a previsioni che nella migliore delle ipotesi sono probabilistiche e si affidano a stime imprecise (per forza di cose) quello che possiamo fare è costruire bene.
Costruire solide realtà è la necessità più incombente.
Non possiamo nulla contro i moti della terra (ben vengano, madre natura - almeno lei - è viva), ma possiamo ridurre al minimo i danni e soprattutto i morti. Possiamo far sì che una scossa di terremoto lungi da essere un evento traumatico possa essere affrontato razionalmente, così come è stato fatto dalle donne e dagli uomini che hanno affrontato il terremoto in Nuova Zelanda.
Questo è possibile solo se non si ha paura di morire sotto il proprio tetto; questo è possibile solo facendo un piano antisismico che preveda un serio impegno da parte delle amministrazioni locali nel costruire bene, non nel mettere toppe a edifici fatiscenti. Interventi il più delle volte inutili.
Si può non aver paura attraverso una buona informazione.
Molto si sta facendo a livello di protezione civile, la campagna “Io non rischio” portata avanti dalla Protezione Civile Nazionale ne è una delle tangibili testimonianze, ma a volte si ha la sensazione che ciò non possa bastare. La sensazione è che davanti a una scala Richter come quella del terremoto in Nuova Zelanda con magnitudo 8.1 noi abitanti dell’appennino non avremmo avuto un bilancio della scala Mercalli così positivo a livello di perdite umane.
Sconfiggere il terremoto allora non significa evitare che accada, ma riuscire ad accettarlo per quello che è facendovi fronte in modo razionale e organizzato. Madre Natura gioca le sue carte, tocca a noi ora farci trovare preparati.