Stamattina abbiamo aperto i giornali e letto il rapporto del Censis sulla generazione dei Millenials che non avrà nulla di quello che uno mediocre dei loro genitori ha avuto. Approfittando di questo sabato di riposo pre-elettorale - anche i social oggi sembravano chetati - vorremmo ricordare un po' a tutti quello che troveremo lunedì mattina dopo la proclamazione dei risultati elettorali: il vuoto. Già tutti si gingillano sulle possibilità - nel caso della vittoria del Sì o del No - su governi tecnici o festivi, di scopo o a tempo. Dopo non ci sarà solo una legge elettorale da emendare a seconda delle convenienze contingenti: bisognerà ritrovare una coesione sociale che salta ad ogni cena, compleanno od incontro con gli amici e con i familiari.
Sempre di più anche prendere un treno o fare due passi diventa un rischio perché la cd. gente - il termine inventato da Berlusconi ha trovato anche in altre parti politiche preferenza di uso linguistico - è arrivata ad un punto di non ritorno. In Italia incominciano a mettere bombe alle caserme dei carabinieri: cose che sembrava avessimo dimenticato...
Gli haters presenti in rete o sulle chats si moltiplicano: tutte le forze politiche soffiano pericolosamente sul fuoco di parole vuote. Ci sono già stati momenti come questi nella storia repubblicana: io ne ricordo alcuni. Quando c'era il Caf (Craxi-Andreotti-Forlani) vivevamo una situazione simile. La parola partecipazione e politica erano gusci vuoti che nessuno voleva - per tutelare le proprie rendite di posizione - riempire.
Si uscì da quella situazione con un patto comune tra forze politiche - quelle che non aderirono furono spazzate via - e tra le parti sociali. C'è bisogno di un nuovo patto tra i partiti ed i movimenti e le residue parti sociali. Soprattutto bisogna capire che il vero problema oggi in Italia è una corruzione non più sostenibile da uno Stato che si dica democratico.
Oppure come sostenne provocatoriamente Giancarlo Caselli, "sospendiamo il principio di legalità". Bisogna ripartire dalla politica e da un'idea condivisa di "democrazia". Basta con questi leader urlatori: facciamo le vere riforme.