A circa 69 anni dalla promulgazione della nostra Costituzione ( 27/12/1947), molte cose sono cambiate in meglio: all'epoca i democristiani e comunisti non si scambiavano neanche il saluto. Anche i partiti politici, nel frattempo, si sono evoluti al punto tale che le due correnti principali di pensiero, quelle social-comunista e cattolica-sociale, hanno trovato un punto di incontro, dopo essersi affrontate e combattute per decenni ed insieme aver contribuito a fare dell'Italia un paese importante nel mondo; le stesse correnti si sono incontrate in un unico modello di società.

Non è stato un processo facile, ha comportato molte difficoltà culturali, ma soprattutto ha dato luogo a comportamenti di intolleranza fra le varie anime della nuova formazione politica.

Gli eredi del comunismo

Parliamo naturalmente del PD e lo facciamo con parole semplici, senza usare il linguaggio forbito degli addetti ai lavori. Dicevamo che sono passati molti anni e si è scoperto che la cultura politica ex democristiana è a 'sinistra' quanto quella degli eredi del comunismo. Entrambe le correnti di pensiero si sono riconosciute e hanno cosi potuto trovare una casa comune. Nella nuova sinistra, sempre a nostro parere, è stato riconosciuto l'apporto benevolo del 'capitale' quando lo stesso è utilizzato per il progresso comune.

Industria e lavoratori sono complementari fra loro. Il Sindacato ha sempre sostenuto con decisione il mondo del lavoro e dovrà continuare a garantire ai lavoratori il sostegno a difesa dei loro diritti, ma deve rispettare la controparte quale componente essenziale del processo lavorativo. In buona sostanza il Sindacato è vigile alle sfide della globalizzazione e molto attento a limitare l 'uso del nuovo strumento detto 'voucher' ai casi strettamente necessario.

Nuova proposta per i lavoratori

Diciamo queste cose da anni, perché abbiamo la pretesa di aver capito prima degli altri, che i lavoratori tutti abbiano diritto ad utili maggiori provenienti dal lavoro. Non solo, ma una parte anche minima degli utili, per legge, dovrebbe essere distribuita a chi li ha generati col lavoro. Ai partiti di Governo manca il coraggio di pronunciare queste esigenze, ma i Sindacati hanno il dovere di promuovere azioni, nel rispetto delle leggi, tendenti a creare gli strumenti legislativi relativi.