Per tentare di spiegare quello che oggi sta succedendo in politica, ed in particolare nel PD, ci siamo più volte cimentati sull'argomento. Conoscere la storia dei partiti, a monte, aiuta a dare informazioni più precise. Bisogna rifarsi dal dopo guerra e analizzare tutti i passaggi che si sono susseguiti: a partire dalla DC di De Gasperi al PCI di Togliatti. Solo in questo modo si può capire il perché dei continui contrasti all'interno del PD. Ne parla su La Stampa del 30/01/2017, a questo proposito, Emanuele Macaluso, uno dei padri nobili della Sinistra italiana, già segretario del PCI con Togliatti, Longo e Berlinguer.

Intellettuale e politico molto apprezzato. E' noto per le sue analisi politiche molto puntuali.

Incontro di culture diverse

Analizza un pezzo di storia dell'attuale PD, mettendo l'accento sull'incontro di due culture politiche con visione diverse di società: quella democristiana e quella comunista. Due mondi, così lontani tra loro, che volevano le stesse cose, ma con percorsi decisamente diversi. Insieme questi due mondi, prima del loro incontro, ciascuno nel proprio ruolo, hanno resa l'Italia grande, portandola tra le prime nazioni al mondo. Secondo Macaluso, questo incontro è avvenuto quando entrambi i partiti erano al capolinea. e quindi destinato al fallimento: da quel momento non ha più rinnovato la tessera del Partito.

Prima di tutto il congresso PD

Spiega Macaluso che il gruppo dirigente proveniente dal PCI ha sottovalutato il pensiero democristiano. Elogia, lo stesso, l'operato di Bersani ed in parte anche di D'Alema, per il lavoro svolto come ministri, ma ritiene 'D'Alema uno dei massimi responsabili' dell'attuale storia politica, e sostiene che la scissione potrà portare a uno dei tanti partitini.

Parla poi sempre Macaluso delle responsabilità di Renzi. Ritiene che lo stesso era una speranza 'per un mondo che la politica non ha compreso, ma è stata una speranza delusa'.

L'attuale Governo è stato voluto e sostenuto dallo stesso Renzi, e non è un gesto da Statista liquidarlo per andare alle elezioni. Quello che invece è doveroso fare è indire un congresso per dire che cosa è oggi il PD e dove vuole andare.