Il 15 marzo, si sono svolte molte iniziative sul tema anoressia e bulimia in tutto il paese, per cercare di sensibilizzare e soprattutto aiutare le persone che soffrono di questi disturbi del comportamento alimentare. Purtroppo in Italia sono tre milioni di persone a soffrire di questi disturbi, si tratta per lo più di giovani donne, in età compresa tra i 12 ed i 22 anni, con l'ossessione del cibo e del peso, ma chiunque potrebbe ammalarsi di anoressia, sono malesseri che nascono dall'anima, entrano nelle vite di giovani donne e uomini e dei nostri adolescenti che vedono nel cibo un nemico-amico.

Si parla ancora molto poco purtroppo, in maniera non precisa e confusa, del grande problema anoressia e così è stata istituita ormai da sei anni la "Giornata del fiocchetto lilla" contro questi disturbi, che si svolge il 15 marzo anche nelle scuole italiane, dove vengono organizzate iniziative ed incontri per far conoscere, capire, sensibilizzare e parlare delle problematiche legate a questa malattia.

Stefano Tavilla, un papà che in prima persona ha vissuto il grande problema dell'anoressia, avendo perso la figlia Giulia per colpa della bulimia, ha voluto con tutto il cuore la giornata. Il dolore per la perdita della figlia, l'ha trasformato in forza per combattere questa bestia. Infatti, un anno dopo la morte di Giulia, ha creato l'associazione minutrodivita, per battersi per tutte quelle persone che soffrono di disturbi alimentari, aiutato dalle altre associazioni di genitori, familiari ex malati che chiedono un aiuto anche dalla politica, che proprio il 15 mattina, nella sala stampa di Montecitorio, hanno presentato una proposta di legge con lo scopo di farla riconoscere come "Giornata Nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare".

In parlamento sono stati anche distribuiti i fiocchetti lilla. Bella iniziativa da parte dei nostri politici, ma non è sufficiente, è di fondamentale importanza per il successo del trattamento, una diagnosi precoce della malattia e il supporto di medici specializzati in questi disturbi.