L' anoressia è un disturbo del comportamento alimentare che colpisce in Italia e nei paesi industrializzati circa 8 ragazzi su 100 tra i 12 ed i 25 anni, tra questi, 2 nelle forme più gravi. In Italia sono circa 3.000.000 le persone che hanno problemi di DCA (Disturbi del Comportamento Alimentare) e nella grande maggioranza dei casi si parla di donne. Questi i dati comunicati dall'ANDID con un particolare accento sul ventaglio di età, i cui margini sembrano essersi ampliati con un innalzamento, ma anche un sorprendente abbassamento. L' anoressia quasi sempre viaggia di pari passo con la bulimia, che rappresenta l'altra faccia distruttiva del disturbo, le abbuffate compulsive sono un modo per sfuggire all'autocontrollo in una data fase del disturbo, anche queste in ogni caso portano numerosi problemi di salute ai quali si può far fronte quasi esclusivamente con un supporto medico-psicologico mirato.
È necessario dunque far ricorso ad una terapia.
L' ultima novità riguardante appunto le terapie in utilizzo per i DCA arriva oggi dall'Università di Toronto, con un rivoluzionario studio che vede impiegata una tecnica che trova fondamento nell'utilizzo di un impianto di elettrodi che agiscono al livello cerebrale in profondità. Dallo studio condotto su 16 pazienti e pubblicato dalla rivista The Lancet Psychiatry si tratterebbe di una stimolazione atta a “riattivare” le zone del cervello implicate in questa patologia, con un conseguente miglioramento dell' umore e maggior controllo dell' ansia.
Grazie a questo intervento, che per giusta informazione si è tenuto a definire piuttosto invasivo, si è assistito ad un graduale aumento di peso e miglioramento della funzione dei circuiti nervosi, un risultato senza precedenti sul quale è necessario fare ancora i dovuti approfondimenti, specialmente per quanto riguarda gli eventuali effetti collaterali.
La preoccupazione del Prof. Andres Lozano, a capo di questo studio, riguarda la valutazione di quelli che potrebbero essere nel tempo gli elementi sfavorevoli dei quali tener conto in relazione ai benefici ed alle aspettative. Per il momento tutto sembra essere al vaglio di ulteriori verifiche nonostante sia stata aperta una nuova strada rispetto ad una problematica complessa che coinvolge un numero sempre crescente di persone, spesso supportate dai blog pro-anoressia e pro-bulimia presenti sul web da circa vent' anni.