I bambini nascono, e non per causa loro. Non chiedono di venire al mondo, ma vi si trovano accidentalmente.

I nostri padri e le nostre madri, in età infantile e adolescenziale, dovettero far fronte, sin da principio, a impegni gravosi. Vivere in città era, solitamente, estremamente vantaggioso. Non fu uguale per chi dimorava in campagna, magari in una provincia periferica e montuosa.

Un certo senso del dovere legava saldamente i giovani alla propria dimora, e si lavorava arduamente la terra, unica fonte di sostentamento. Mio padre annovera quei giorni "difficili, ma sereni", dove persino macellare i propri animali veniva vissuto come una grande festa.

Giorni gioiosi, sì, perché la maggiore fonte di felicità erano i genitori.

Adozioni gay e reato di anzianità

Oggidì, è diventato addirittura un lusso avere una famiglia normale, costituita cioè, biologicamente, da un uomo e una donna. Recentemente, è avvenuta una vera e propria rincorsa alle adozioni gay. Anche nel nostro Paese, ora, è possibile. Lo dimostra il caso di due padri - se è corretto utilizzare questa accezione - appartenenti allo stesso sesso.

Insomma, i tempi cambiano e anche le famiglie non sono più quelle di una volta. Ma, innanzitutto, è lecito parlare di famiglia quando a essere assente è la figura materna (o paterna)? Per molti sembrerebbe una questione ideologica, mentre io ritengo che sia antropologica.

Così, in nome di una scelta egoistica, si stabilisce che anche le coppie omosessuali possiedono la facoltà di adottare un bambino. Qualcuno gli ha chiesto qualcosa? No, ovviamente, perché è minorenne, anzi, neonato!

Tutto questo avviene mentre a Mirabello Monferrato, in provincia di Alessandria, Luigi Deambrosis, di 75 anni, e Gabriella Carsano, di 63, hanno subito la sottrazione di loro figlia, avuta nel 2010 grazie al metodo della fecondazione artificiale, salvo riconoscere un errore giuridico 4 anni dopo, al seguito di una nuova indagine.

La ragione? I vicini li hanno accusati di avere lasciato da sola la bambina per qualche minuto, a bordo della loro autovettura. Il tempo di scaricare la spesa e riscaldare il latte del biberon.

Il teatro dell'assurdo

Viviamo nel teatro dell'assurdo, verrebbe da dire. Non a caso, Massimo Gramellini fa notare le critiche rivolte alla coppia, dovute all'età dei due coniugi.

E questo significherebbe, dunque, che la signora ha avuto "il torto di mettere al mondo sua figlia a 56 anni"? Pare di sì. Tanto che, ironicamente - ma non troppo -, Gramellini intitola il suo articolo per il Corriere della Sera, Reato di anzianità.

Purtroppo, a farne le spese sono i bambini, succubi di decisioni affrettate, direi persino scellerate.

Si tratta dell'Europa dove i diritti hanno valore per qualcuno e non per altri. Le vittime sono sempre i più deboli e indifesi e, ahimè, anche gli innocenti.