Oggi siamo tutti un po' indietro con il pagamento di bollette, affitti, mutui e tocca lavorare anche di domenica, ma è giusto? A lavoro 7 giorni su 7, 362 giorni all'anno escludendo Natale, Capodanno e Pasqua per chi ha la fortuna di non lavorare. Pensare sempre al lavoro e non avere piú tempo libero, è questo ció che l'attuale società impone. Ma è realmente giusto?

Lo sanno benissimo i dipendenti dell'outlet di Serravalle, chiamati a lavorare anche il giorno di Pasqua creando disappunti nel mondo dei sindacati, i quali hanno proclamato una giornata di sciopero.

Lavorare di domenica non solo stanca, rovina le famiglie e rende i lavoratori più tristi, è quanto dichiarato dal parlamentare Di Maio, in un messaggio sui social, secondo il quale gli incassi dei negozi non aumentano ma peggiora solo la qualità della vita dei lavoratori e delle loro famiglie.

Prima di Di Maio, fu Papa Francesco a criticare la scelta di lavorare di domenica, riscuotendo enorme successo. La questione è complessa perché da un lato c'è la qualità della vita dei commercianti ma dall'altra parte c'è la qualità della vita dei consumatori. Quante volte abbiamo detto o sentito dire la frase: "preferisco fare la spesa con calma il sabato o la domenica"?

Molto spesso i centri commerciali, soprattutto d'estate, rappresentano un punto di ritrovo per anziani e bambini.

Ma tutto questo è giusto? Perché non si guarda più alla domenica come un giorno in cui fare una passeggiata al parco, una gita fuori porta?

Di domenica non aumentano gli acquisti

Marco Berardi, commerciante dell'outlet di Serravalle, ha aderito allo sciopero tenendo chiuso il negozio. Ha aderito poiché le sue dipendenti sono tutte donne ed ha preferito i loro sorrisi invece che il fatturato perché è questo il suo obiettivo primario.

Marco Berardi, dichiara che il fatturato non sarebbe aumentato poiché a Pasqua i visitatori dell'outlet vanno lí solo per passeggiare e sono pochi quelli che realmente sono interessati agli acquisti. Continua sostenendo che è ingiusto lavorare anche di domenica perché bisogna curare i propri rapporti con la famiglia e non rischiare di arrivare un giorno a casa e non essere riconosciuti dai propri figli né come persone né come genitori.

Se si pensa che una mamma lavoratrice, che non ha un aiuto delle nonne, per lavorare di domenica debba pagare una baby sitter, quanto il gioco vale la candela?