Ci si chiede spesso quali siano i gruppi cui sta a cuore preservare la memoria dei fatti durante celebrazioni: sembra questione scontata ma non è. Si potrebbe rispondere dicendo che il ricordo o la difesa sia solo dei diretti interessati ma sappiamo bene che, con buona dose di malizia, vanno aggiunti coloro che questa memoria vogliono negarla. Mille e una battaglie e ricorrenze ce lo hanno mostrato nel passato, ma si suppone che qualcosa stia per cambiare e che a combattere per i diritti specifici degli omosessuali non siano solo gli omosessuali e che a ricordare la Shoah non sia solo chi la Shoah direttamente o indirettamente l'ha vissuta ma anche tutti gli Altri.
Lotte comuni per i diritti di tutti
Perdonate la sovrapposizione forzata ma calzante, ma al Gay Pride di Roma del 10 giugno non c’erano solo omosessuali o travestiti ma anche tanti altri che vi partecipavano, compresi quei vecchietti appollaiati alla ringhiera di un balcone del quarto piano e bambini nei passeggini. 400 000 persone in marcia di cui molte non arcobaleno. Le bandiere sventolavano non solo per la difesa dei diritti sessuali ma anche morali e civili: a essere impegnati non erano solo gli atei ma anche quei religiosi che non si rassegnano all’idea di una laicità in crisi e che auspicano una religione priva di estremismi e intolleranze, che sia ingrato di dialogare.
Se di diritti vogliamo parlare dovremmo riflettere su come essi siano stati acquisiti e quale sia il miglior modo per difenderli: potremmo definirli scontati ma si peccherebbe di imprecisione, la realtà ha insegnato il contrario poiché il raggiungimento è complesso e il mantenimento pure.
Tali diritti dovrebbero essere naturali, alla base della coscienza di ciascuno ma la storia ci ha mostrato il contrario. Per esser difesi sono state necessarie dure lotte e promulgazioni legislative. Inoltre se ieri bastava il diritto all’uguaglianza legale e civile oggi è necessario confrontarsi con la difesa delle specificità: matrimonio e adozione ad esempio, temi attuali che suscitano sempre più domande e posizioni a confronto.
Che i diritti LGBT riguardino qualcuno in particolare poco importa: in loro si vedono molto dei giovani o ancor meglio, si dovrebbe vedervi molto di loro, la capacità di imporsi, una giusta dose di impertinenza e tanto coraggio. Tuttavia sarebbe bello credere che in molti li difenderebbero anche se non vi vedessero nulla: un puro slancio dell’umanità basterebbe.