amazon è una delle aziende più importanti del mondo nel settore E-commerce. E' nata sul web vendendo libri, poi è cresciuta allargandosi in tanti altri settori, sfruttando magazzini immensi per stoccare la merce propria e per conto terzi (venditori che vendono sulla sua piattaforma online). Amazon è dunque un colosso, e, tra le buone e le cattive cose che questa etichetta può portare, ora vuole anche rivoluzionare il sistema delle consegne.

Il brevetto Prime Air: un alveare di droni

Amazon è un colosso dell'e-commerce e per questo motivo la preparazione delle spedizioni e le consegne a domicilio rappresentano un aspetto molto importante del business.

Al momento Amazon si serve, in Italia, di Poste Italiane e altri operatori postali privati per la consegna dei suoi pacchi. Questo rappresenta motivo di preoccupazione per l'azienda, obbligata ad affidarsi a terzi per la realizzazione del servizio: se la consegna viene fatta male, o in tempi troppo lunghi, è la reputazione di Amazon che ne risente.

Per questo motivo Amazon ha progettato un sistema di consegna basato su una flotta di droni a guida autonoma. La società ha ottenuto diversi brevetti ed ha condotto già dei voli e consegne di prova in Inghilterra. Il brevetto presentato in America mostra un magazzino per lo stoccaggio merci molto simile ad un alveare e con dei droni (tipo api) che si riforniscono e stoccano il materiale.

In realtà la scelta della torre verticale è una scelta dovuta alla mancanza di spazio nelle grandi città. in questo modo le merci vengono stoccate in verticale ed alla base della torre ci sono i camion per il rifornimento.

Come funzionerà il processo

Il brevetto presentato è senz'altro futuristico. Potenzialmente espandibile a tante città nel mondo ma ancora in alto mare a causa delle restrittive leggi sul volo (fortunatamente).

Pensiamo solo per un momento all'eventualità che uno di quei droni finisse in mano a dei terroristi: potrebbe succedere il caos. Tuttavia si tratta di un progetto molto affascinante, attraverso il quale delle macchine farebbero il Lavoro normalmente fanno gli umani.

Ma, pensandoci bene, siamo sicuri che questo progetto porti vantaggio alla collettività?

Se un giorno dovesse diventare realtà, nel mondo molte persone rimarrebbero senza lavoro. Le macchine dovrebbero affiancarci nel lavoro, non sostituirci. La "patata bollente" passerà quindi agli Stati nazionali.