Dopo molte uscite dal PD, ultima notizia, è l'adesione ad Art.1 Mdp, della parlamentare toscana, Elisa Simoni. Nota per il suo ruolo di mediatrice tra il PD e la 'sinistra dem', ne da l'annuncio, con le lacrime agli occhi. Ha poi spiegato che il PD è cambiato negli ultimi anni, non vi è spazio per il dialogo, e che i suoi sforzi di mediatrice non sono serviti a portare l'unità nel partito. Il suo gesto ha il fine di contribuire al recupero del popolo di sinistra che si è allontanato dal partito. La stessa parlamentare PD, ha poi commentato il libro scritto da Matteo Renzi che, per i contenuti, secondo la stessa, poteva chiamarlo 'Vendetta'.

Dice sempre Elisa Simoni, che nel libro Renzi ha dimenticato di parlare del consenso perso con il referendum 2016 e con le ultime elezioni amministrative.

Assetti interni al partito

In attesa di leggere il libro di Renzi, pensiamo e speriamo che lo stesso debba aver parlato dell'attuale situazione all'interna del partito PD, con particolare riferimento al fermento in essere. A nostro parere il segretario deve ricreare un campo di sinistra, ove sia possibile discutere e ridiscutere, per trovare soluzioni. Sono temi di cui ci siamo occupati numerose volte, al fine di dare una mano a ricomporre le fratture interne. Inizialmente era molto semplice, era sufficiente ampliare il dialogo per intendersi.

Ora che la frattura si è consumata, è molto più difficile recuperare milioni di persone, che si sono allontanate. Bisogna comunque impegnarsi perché torni l'unità di intenti, e ricompattare il partito di una volta. Le soluzioni sono sempre a portata di mano, quando si discute, anche se a volte dolorose.

Prospettive e strategie

Guardiamo avanti. Cominciamo a parlare di programmi, e discutere delle necessarie alleanze: non importa se si polemizza, ma cerchiamo quella strada. Il PD dev'essere di sinistra e, ripetiamo, ha tutte le potenzialità per pretendere di governare, rettificando il percorso.

I sondaggi parlano chiaro: vi sono tre blocchi politici,quasi equivalenti.

La mancanza di una legge elettorale ci condanna al 'caos': impossibile costruire una strategia politica. L'unica possibilità per impedire un futuro Governo M5S, è quella di trovare una persona, in grado di unire il centrosinistra che da solo potrebbe superare il 40%. Le polemiche in atto non agevolano questa possibilità, e rendono sempre più difficile il dialogo necessario.