Ancora vivo il ricordo del terremoto di Amatrice e le promesse dei politici: a Ischia si rinnova la sofferenza per un sisma

Dal 24 agosto dello scorso anno vari politici istituzionali si sono avvicendati a rinnovare la promessa di non abbandono, facendo la passerella tra le rovine, che ancora giacciono indisturbate dopo il terremoto che ha colpito Amatrice e dintorni.

Dal presidente della Repubblica ai presidenti delle due camere e del consiglio dei ministri, passando per i segretari di partiti, si sono precipitati a fare promesse ed esprimere vicinanza a quelle popolazioni.

"Non vi lasceremo soli", è la promessa ripetuta da tutti, ma si sono dimostrate tutte promesse di marinai. È passato un anno da quel Terremoto disastroso e ancora gli abitanti di quelle zone sono soli… e senza casa!

Qualche anno prima, nel 2012, un altro devastante terremoto aveva colpito la pianura padana, in Emilia Romagna, e anche lì ci furono le solite promesse.

La gestione dell’emergenza di quel terremoto fu affidata al prefetto Gabrielli, oggi capo della polizia e al governatore regionale di allora, Vasco Errani. Fatto sta che ancora oggi, dopo cinque anni, gli emiliani sono in attesa del completamento della ricostruzione!

Vista l’esperienza maturata nella non ricostruzione dell’Emilia Romagna, l’ex premier Renzi promuove il prefetto Gabrielli a capo della polizia e il suo fido Vasco Errani a commissario per la ricostruzione di Amatrice!

E intanto sopraggiunge il terremoto di Ischia

Ennesima passerella e frasi di circostanza. Ultimo in ordine di tempo. il presidente Mattarella.

Anche qui ha dichiarato: "Non vi lasceremo soli". Ora manca solo l’arrivo del commissario straordinario...

Nel frattempo, il Governo ha approvato la legge per la lotta alla povertà, denominata reddito di inclusione!

Pensiero encomiabile, ma osserviamo attentamente i paletti messi per questa legge assistenziale.

Prima requisito richiesto è il reddito ISEE familiare non superiore a seimila euro. Immaginate un pensionato al minimo, con 470 euro di pensione mensile arriva a percepire 6110 euro annui; quindi è già escluso!

Secondo voi per chi sarà il reddito di inclusione?

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca! Non sarà che sia un reddito ad hoc per garantirsi qualche voto?

E perché viene sempre procrastinato il dilemma pensioni? L’ APE doveva partire a Maggio del 2017, siamo a Settembre e ancora siamo in alto mare! Non sarà il caso che si cominci a governare seriamente, smettendo di navigare a vista?