Nei tempi andati il Venezuela ha rappresentato per molti italiani una metà da sogno. Infatti sono numerosissimi gli italiani che hanno scelto di vivere nel paese sudamericano, portando laggiù tante eccellenze di casa nostra, così come sono molti i nostri compaesani che si sono distinti in quella lontana terra. Solo per citarne qualcuno possiamo indicare il musicista Corrado Galzio, siciliano di origini ma venezuelano di adozione; l’imprenditore Eddo Polesel che dal Polesine si è trasferito in Venezuela, dove è diventato, oltre che imprenditore, uno stimato presidente del Consiglio di Economia Nazionale.
Mentre nei tempi andati il Venezuela rappresentava una meta, oggi sempre più si tende a star lontano da quel paese. Eppure ha le più grandi risorse petrolifere del mondo e questo dovrebbe attirare investitori da ogni parte del pianeta, e invece è sfruttato solo in minima parte.
In balia del despota Maduro
Oggi il Venezuela è un paese abbandonato a se stesso, in balia dei capricci del suo despota Nicolas Maduro. Dalle voci che giungono attraverso gli organi di informazione, i venezuelani sono ridotti alla fame. Non hanno più cibo, non hanno più diritti, non hanno più futuro. E questo negli ultimi giorni ha spinto il presidente statunitense Trump a imporre delle sanzioni, mentre il nostro premier ha dichiarato che è inaccettabile e che l’Italia è impegnata contro il rischio di dittatura e di guerra civile!
Parole che sanno di ipocrisia! Sono anni che nel paese sudamericano vige una dittatura socialista, prima con Chavez e ora con Maduro. E Gentiloni e l’UE se ne accorgono solo ora? E cosa spera di ottenere Trump con le sanzioni? I governanti venezuelani sono abituati alle sanzioni. Non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima che sono sottoposti a sanzioni da parte della comunità internazionale.
L'ipocrisia dei governi occidentali
Intanto il dittatore Maduro, infischiandosene altamente di quanto dicono e fanno gli altri paesi, va avanti per la sua strada, e fa arrestare nella notte due dei suoi oppositori. Comportandosi più o meno come qualche tempo fa Pinochet in Argentina. Li ha fatti sparire senza lasciare traccia alcuna.
Negli ultimi 30 anni abbiamo avuto modo di vedere in diverse occasioni come varie potenze mondiali si siano precipitate a portare la democrazia in vari paesi, distruggendo tutto e rovesciando governi. È successo in Iraq con Saddam Hussein, in Libia con Gheddafi, come mai in Venezuela non interviene nessuno a mettere fine alle prepotenze degli ultimi due governi? Forse i venezuelani non meritano democrazia? Oppure quei governi che si ergono a pacificatori del mondo sono in realtà collusi con il dittatore venezuelano?