Le aspettative del Miur non erano sicuramente queste. Dopo l'ennesimo annuncio pre-estivo di un inizio regolare della Scuola con tutti i docenti in cattedra e supplenze in diminuzione, purtroppo siamo qui a registrare l'ennesimo caos. La ministra Fedeli ed il suo staff avevano appunto promesso un'avvio di anno scolastico regolare, con le graduatorie d'istituto già aggiornate e definitive, senza bisogno di ricorrere alle cosiddette supplenze "fino ad avente diritto".

Supplenze scuola, le prime convocazioni "fino ad avente diritto"

Era un grande obiettivo sicuramente, ma gli addetti ai lavori del mondo della scuola, erano ben consapevoli che l'obiettivo non sarebbe stato centrato.

Nonostante la tabella di marcia serrata messa in campo dal Miur, ad oggi si registrano convocazioni con la formula che meno piace ai docenti e agli alunni: "fino ad avente diritto", che tradotto vuol dire, caos, incertezza sulla continuità didattica e cambio di docenti in corso d'anno scolastico. Non certo un bel mondo per inaugurare il secondo anno di attuazione della cosiddetta "Buona Scuola", riforma del governo Renzi che recentemente ha ammesso di aver forse fatto qualche errore di comunicazione con il mondo della scuola, visto l'elevato numero di adesioni agli scioperi. Ma nei fatti l'errore non è di comunicazione ma più semplicemente di attuazione della riforma più contestata e più odiata da tutto il mondo della scuola.

Graduatorie ancora provvisorie in alcune province, cattedre di sostegno ancora scoperte

L'inizio dell'anno scolastico fa registrare inoltre un altro problema che riteniamo essere molto grave. Infatti ad oggi registriamo un numero elevato di cattedre sul sostegno ancora "scoperte", senza cioè un docente. Un fatto gravissimo nonostante la nota ministeriale che dava indicazioni precise alle scuole di priorità delle convocazioni sulle cattedre di sostegno.

Inoltre alcune scuole gravate dall'enorme mole di lavoro da espletare in tempi brevissimi e con un personale non adeguato in termini numerici a causa dei continui tagli del personale Ata, non hanno fatto in tempo ad erogare le graduatorie definitive in modo da evitare le convocazioni "fino ad avente diritto". Insomma, siamo qui ancora una volta a registrare con profonda amarezza, un inizio di anno scolastico non proprio come auspicato dalla politica e da tutto il mondo della scuola.

Purtroppo l'azione solitaria dei due ultimi governi ha prodotto un risultato poco soddisfacente, forse andava fatta una profonda riflessione, bastava fermarsi e ascoltare chi la scuola la vive quotidianamente. Bastava forse non ignorare quel nutrito gruppo di docenti della terza fascia d'istituto, da sempre ignorati dalla ministra Giannini prima e dalla ministra Fedeli poi. Docenti indispensabili per il buon funzionamento della scuola pubblica, forse la politica dovrebbe eseguire una profonda diagnosi su come venga trattata la categoria dei docenti.