Con le elezioni regionali siciliane si giunge alla conclusione di un percorso che, negli ultimi mesi, ha tenuto impegnati tutti i partiti politici. Il risultato, a nostro parere, sarà il termometro che darà le indicazioni del cambiamento, per il prossimo futuro, della politica italiana. E' stata una campagna elettorale, quella siciliana, molto aspra, a tratti anche fuori dalle righe, ma comunque in grado di far capire, in che 'situazione' siamo finiti. E' mancato un progetto politico alla base di tutto, e solo i pentastellati e il MdP Art. 1 hanno proceduto con un programma da sottoporre agli elettori.

Per il resto solo generiche dichiarazioni. Gli apparentamenti politici hanno dato l'impressione di una gran confusione, in cui si sono mescolati 'il diavolo e l'acqua santa': sono finiti gli ideali e soprattutto manca 'il pensiero'.

Non è la stessa cosa dire destra e sinistra

In democrazia bisogna essere aperti al dialogo, è vero, ma fare le 'ammucchiate' diventa contraddittorio e pericoloso per la stessa democrazia. Non si può essere di sinistra e allearsi con la destra: sono due posizioni diverse che non possono stare insieme. Chi lo sostiene è in mala fede. Le prospettive politiche immediate non offrono un quadro chiaro. Saranno premiate, a nostro parere, quelle formazioni che seguiranno un progetto chiaro, sulla base del loro pensiero.

Il 'popolo', a differenza del passato, è diffidente, e valuta col buon senso le proposte, approvando solo quelle possibili, in rapporto alla nostra sostenibilità. La demagogia ormai non ha più spazio, e sono rimasti pochi quelli che ancora credono alle favole.

La burocrazia, male da estirpare

Un partito che ha a cuore il Bene del paese propone soluzioni che aiutino gli operatori, quelli che creano lavoro, ad andare avanti, riducendo gli ostacoli.

La burocrazia è l'ostacolo numero uno che impedisce lo sviluppo. Si possono fare riforme a costo zero, per togliere 'paletti' che non servono a nulla, ma solo al diritto di veto per rendere la strada più tortuosa. Invece assistiamo ad un groviglio di leggi che scoraggiano quei pochi rimasti, che hanno ancora voglia di fare qualcosa.

Insomma la politica non ha saputo o potuto eliminare la burocrazia. Con questa situazione, ci vuole solo fantasia per immaginare un domani politico migliore, ma sicuramente la situazione attuale indurrà a una serena riflessione quella parte di cittadini che nel passato è stata distratta.