La notizia era annunciata da 20 anni, quando la Pecora Dolly dimostrò le nuove frontiere genetiche della scienza contemporanea. Ora, l'Istituto di neuroscienze dell’Accademia cinese delle scienze ha comunicato al mondo la clonazione di due scimmie, seguendo, più o meno, lo stesso metodo. E subito interviene il Vaticano in primo piano, con il consueto copione irrazionale e allarmistico, tipico dell'eterno medioevo culturale anche contemporaneo. Bioetici pseudoscienziati paventano l'horror novi della prossima tappa: dopo le scimmie, geneticamente quasi simili agli umani, ci saranno un Nuovo Adamo e una Nuova Eva, ovvero anche la clonazione umana?
Quando Scienza e Religione sono inconciliabili
A sguardi superficiali senza basi tecnoscientifiche e conoscitive, l'attuale clonazione di due scimmie, per la prima volta una specie molto prossima all'Homo Sapiens, sarebbe un abominio contro natura, a quanto pare. Ma la vera notizia è l'ennesima dimostrazione di un certo ritorno, nell'era della scienza e della tecnologia avanzata, del falso umanesimo cattolico; in realtà, come in altri casi anche recenti (leggi aborto, biotestamento, intelligenza artificiale, robotica, ecc.), è il solito copione da Galileo in poi.
Anche i vertici Vaticani sembrano frettolosi lettori del famoso Mondo Nuovo di A. Huxley, fantascienza bestseller a suo tempo un poco più complessa.
La bioetica cattolica si conferma una volta di più una minaccia alla scienza e al divenire del progresso umano: in questo caso, poi, la via antropomorfa soft delle scimmie clonate, contribuirà in modo decisivo alla cura di malattie neurovegetative e non solo drammatiche e incurabili attualmente: ovvero Alzheimer, Parkinson e probabilmente anche la SLA e simili patologie, incluso il cancro.
Scusate la durezza, ma – al di là di tanti moralismi -speculando sulla natura umana (quella, gira e rigira, ancora neocreazionista come se Darwin manco fosse esistito), quando anche la Religione cattolica con i suoi anacronismi scimmiotta, persino nelle sua rozzezza e (Freud docet) necrofilia camuffata in biofilia, l'Islam, come esempi di epoche obsolete dell'evoluzione sociale umana, certa incompatibilità tra Scienza e Fede ci pare non negoziabile.
Il Transumanesimo che libera l'Uomo
Le nuove frontiere scientifiche della biogenetica favoriranno obiettivi radicali del cosiddetto transumanesimo, una nuova scienza sociale emergente anche in Italia: ovvero certa estrema longevità (se non immortalità relativa) nel solco del nuovo (post) umanesimo scientifico d'avanguardia. Per gli esperimenti le scimmie clonate accelereranno, come premesso, a livelli inimmaginabili la conoscenza scientifica globale per patologie oggi incurabili, inclusa, come dicono i transumanisti, la Morte intesa come malattia (si ricordino soltanto le autorevoli ricerche del medico e gerontologo Aubrey de Grey). Inoltre, per la ricerca le scimmie create in laboratorio, limiteranno al minimo (se non oltre) le attuali scimmie “naturali” come diversamente cavie fondamentali per la Medicina.
Quanto alla possibile clonazione umana futura, nonostante leggi restrittive e inquisitorie, non esistono motivazione scientifiche e razionali per impedirlo. Fermo restando alcuni vincoli, ad esempio un ferreo controllo su prevedibili mafie criminali per traffico d'organi e dei corpi, nessun obbligo a clonarsi, ma libere scelte individuali, la futura democrazia scientifica come antivirus generale per possibili degenerazioni (la natura umana è quella che è... ambivalente) l'unica vera minaccia alla dimensione umana supposta originaria è semmai la scomparsa auspicabile di ogni religione “infantile” della specie umana e la sua evoluzione darwiniana.