Il presidente del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, alla testa del movimento in questo periodo campagna elettorale, dimostra forza e determinazione nel portare avanti le sue idee, incontrando i cittadini, partecipando a programmi televisivi, accettando interviste e dimostrandosi disponibile in ogni momento.
Gli avversari politici da affrontare sono numerosi, ma il grillino non si lascia certo intimorire. Indietreggiare non è un punto che rientra fra quei 20 punti del programma presentati lo scorso 21 gennaio a Pescara, in conclusione della tre giorni di formazione.
'Mi attaccano per sport'
Nella solitaria corsa verso la vittoria del 4 marzo, senza la tutela di Beppe Grillo e l'assistenza di Alessandro Di Battista, Di Maio si muove, combatte, risponde e il tutto senza perdere compostezza. Durante l'intervista a "Dalla vostra parte" - in onda su Rai 4, nel pre-serale del 24 gennaio - il pentastellato ammette: 'attaccarmi è ormai diventato uno sport'. E, nonostante tutto, prosegue per la sua strada. Probabilmente, sono questi attacchi continui da parte di Berlusconi, Salvini, Renzi e Sgarbi che gli conferiscono la forza necessaria per superare le varie invettive delle quali è eminente protagonista, un protagonista ad hoc: toni pacati e la calma che fa da contorno in ogni occasione.
Ma - precisa ancora il presidente - sono insulti e provocazioni che sicuramente derivano dal fatto che il Movimento Cinque Stelle è la prima forza politica del Paese.
Da solo, ma non troppo
Se da un lato, Luigi Di Maio è solo alla testa del movimento - che dimostra di saper capeggiare - dall'altro la sua solitudine non è una vera e propria solitudine.
Difatti, oltre ad essere sostenuto dagli altri componenti del movimento, riceve ampi consensi da parte di innumerevoli cittadini. Quella parte di cittadini che lo asseconda, che gli crede, che gli dà fiducia. Innanzitutto perché è un ragazzo giovane e in possesso di idee innovative: idee che tutti sperano possano tradursi in fatti reali e che quel programma presentato a Pescara non sia semplicemente una lista della spesa; in secondo luogo perché - per usare le sue stesse parole, quelle parole adeguate all'interno di qualsiasi contesto situazionale e dal suono dolcemente melodico - nelle scelte c'è bisogno del cuore e, ovviamente, di intelligenza e competenza.
Doti che nel pentastellato non sono mancanti. Anzi. E - come ha sostenuto - il professor Lorenzo Fioramonti da Bruno Vespa, il M5S è una forza politica, l'unica, che sta portando nuove idee, l'innovazione, di cui il Belpaese ha bisogno.