Gli Incidenti stradali nel mondo del calcio sono diventati sempre più frequenti negli ultimi anni. Incidenti, che nella maggior parte dei casi, per fortuna non si sono rivelati mortali.

Bruno Peres conferma di essere recidivo

Bruno Peres era arrivato a Roma nel 2016, dopo annate strepitose con la maglia del Torino. Dopo il cambio di casacca non ha confermato le aspettative, finendo nelle retrovie, prima nelle scelte di Spalletti e quest'anno in quelle di Eusebio Di Francesco. Tante panchine e poche apparizioni, a conferma del momento no del terzino brasiliano.

Momento nero che si è confermato pochi giorni fa, questa volta fuori dal campo. Lunedì 5 febbraio, verso le 5 di mattina, il calciatore è stato protagonista di un brutto incidente stradale. Che per fortuna non gli ha procurato alcun danno, al di là di un grande spavento. La cosa grave è che il terzino giallorosso non è nuovo a questi episodi. Sempre durante sua militanza a Roma, si era reso protagonista di un altro spiacevole episodio. Era il novembre 2016 e il brasiliano si rese protagonista di un terribile incidente, in quel caso in piazza Cavour. Anche in quel caso nessuna conseguenza, tranne l'aver distrutto la propria auto. A conferma della sua recidività, che ha messo a rischio la sua stessa incolumità.

Dopo l'incidente di lunedì, gli inquirenti stanno indagando per ricostruire la dinamica. SI vagliano alcune ipotesi, tra cui l'alta velocità e il colpo di sonno. Cause ancora tutte da accertare, anche se sembra esserci una certezza in questa triste faccenda.

Pare che al controllo dell'alcool test il calciatore sia risultato positivo.

Una situazione anche questa tutta da verificare, che se fosse confermata sarebbe grave. In quanto dimostra la scarsa professionalità del brasiliano, che con questi atteggiamenti sta mandando in fumo una carriera promettente e ad alti livelli. D'altronde non è il primo brasiliano a rendersi protagonista di determinati episodi, su tutti ricordiamo l'ex imperatore Adriano che, per colpa dei suoi continui eccessi, ha stroncato una carriera che era ben lanciata, con gol e giocate da numero uno.

La Roma in questo caso ha subito preso provvedimenti, multando in modo severo il terzino. Che oltre alla maxi multa, potrebbe salutare con anticipo i giallorossi. Che stanno pensando di cederlo immediatamente, magari con un prestito in Brasile.

Un calciatore dalle grandi qualità tecniche, che purtroppo ha dimostrato di essere poco concentrato sul calcio giocato. In poco tempo è il secondo caso in casa Roma, dopo il discutibile comportamento di Nainggolan. Anch'egli multato in modo severo e non convocato in quel caso da mister Di Francesco. Anche se in questo caso, il calciatore non è in discussione, in quanto è una pedina fondamentale per la squadra della Capitale. Una cosa è certa, con questi eccessi fuori dal campo, la squadra ha perso tranquillità.

Lasciando strascichi polemici anche all'interno dello spogliatoio stesso, dopo un inizio di stagione promettente e proficuo. Per la Roma è stato un mese di gennaio da dimenticare, a cominciare dagli scarsi risultati ottenuti. Finendo per il tormentone Edin Dzeko, dato per sicuro partente e invece rimasto a Roma. In questo caso, il calciatore nonostante le voci ha dimostrato tutta la sua professionalità e l'attaccamento alla maglia. Giocando e segnando gol decisivi, come avvenuto nel pareggio di Marassi. Un esempio, per chi continua ad avere eccessi e atteggiamenti sbagliati. Che non portano a nulla, se non a fare il proprio male e dello spogliatoio stesso.

Come dimenticare la morte di Mayele

L'episodio di Bruno Peres fa riaffiorare alla mente i tanti incidenti avvenuti negli ultimi anni.

Come quello di Caceres, che dopo essersi schiantato con la sua auto, fu messo fuori rosa dalla Juventus e dal suo allenatore. Un provvedimento esemplare, che gli costò la permanenza con i colori bianconeri, dopo anni di militanza. D'altronde la società bianconera non transige su questi comportamenti, applicando immediatamente provvedimenti seri. Come dimostrato con Vidal, puntualmente ceduto dopo i suoi continui eccessi fuori dal campo. L'incidente che più ritorna alla mente è quello mortale di Jason Mayele. Era il marzo del 2002, quando l'attaccante del Chievo perse la vita, in seguito ad un impatto devastante. In quel caso, perse la vita anche la donna che era in macchina con lui. La morte del calciatore lasciò un terribile vuoto in casa veneta, in quanto la punta era amata e stimata da tutti.

Una vita che si spezzò troppo presto, a soli 26 anni, con una carriera che prometteva bene. Nonostante questo terribile incidente, molti calciatori hanno continuato e continuano a creare scompiglio con i loro bolidi. Moltissimi gli incidenti di questi anni, uno dei più devastanti è stato quello di Gianluigi Lentini. Che per fortuna rimase illeso, dopo un impatto a dir poco terribile. Episodi pericolosi e discutibili, che con un po' di buona volontà si potrebbero evitare. In quanto sono controproducenti e possono rivelarsi fatali, sia per la propria incolumità che per quella degli altri. Guidare una vettura non è un gioco, mettersi alla guida in stato di ebbrezza e guidando ad alta velocità, è una follia. Una situazione che si spera possa migliorare, per evitare un giorno di dover parlare di eventi drammatici.