barbie - "Barbarella" per gli amici - in questi giorni è tornata alla ribalta con il sorprendente lancio di una nuova serie di bambole sul mercato, accompagnate dallo slogan "puoi diventare ciò che desideri".

Lisa McKnight, vicepresidente senior della Mattel e direttore generale del brand Barbie, ha dichiarato: "Le ragazze sono sempre state in grado di interpretare ruoli e carriere con Barbie, e siamo entusiasti di far luce su modelli di vita reali per ricordare loro che possono essere qualsiasi cosa", chiarendo come questa nuova strategia commerciale punti ad andare incontro alle numerose mamme preoccupate sugli esempi che le loro bambine intendono seguire.

I nuovi modelli rappresentano un vero e proprio tuffo nella storia: da Frida Kahlo ad Amelia Earhart, prima donna ad attraversare l'Atlantico a bordo di un aereo, passando per Katherine Johnson, la matematica pioniera delle teorie sulla navigazione spaziale. Si ritorna poi al presente con la regista Patty Jenkins, la chef stellata Helene Darroze, la campionessa di boxe britannica Nicola Adams, la fuoriclasse americana di snowboard Chloe Kim, la naturalista australiana Bindi Irwin, la campionessa turca di windsurf Kagla Kubat, la designer berlinese Leyla Piedayesh.

Non manca il golf messicano con Lorena Ochoa, poi anche la giornalista e conduttrice televisiva polacca Martyina Wojciechowska, mentre la Spagna è rappresentata dalla stilista Vicky Martin Berrocal.

Alle donne cinesi sono state dedicate tre bambole, ovvero Hui Ruoqi, campionessa di pallavolo, la filantropa Xiaotong Guan e Yuan Tan, prima ballerina. L'Italia, invece, svetta nel mondo del calcio con Sara Gama.

Che fine hanno fatto Ken e Big Jim?

La Barbie nasce e si sviluppa come mix fra manichino e sembianze di pupa: di plastica dura, snodabile, è stata l'amichetta di zie, mamme e figlie da oltre 50 anni.

Ai nostri tempi era accompagnata da Ken e Big Jim, viaggiava dentro un camper e si cambiava d'abito ogni quarto d'ora, ma ad un certo punto l'abbiamo persa di vista. I cambiamenti culturali della società in cui viviamo hanno fatto sì che ne fossero cambiati il colore della pelle, la pettinatura, e forse si è anche sposata. Non bisogna dimenticare, a tal proposito, Barbie con il pancione, mentre ora la ritroviamo sul mercato con panni e sembianze di personalità di successo al femminile, di cui ricalca androginità, sprint e determinazione...

chissà che fine ha fatto Ken.

Per concludere, solo un paio di domande: non sarebbe meglio lasciare da parte un'educazione (empatia-e-altruismo) basata sui desideri e le ambizioni, prediligendo invece la verifica sulle naturali inclinazioni dei figli, al fine di accompagnarli nell'approfondimento dei loro talenti naturali? E se questi manichini progettati ad imitazione della figura umana sono modelli di "vita reale", allora cosa sono i pupazzi?