Un quadro politico più chiaro al 2° giro di consultazioni. Non scompaiono però i rancori, frutto di insulti reciproci negli ultimi anni. Il M5S è stato il partito più votato (32,5% circa), e rivendica per se la responsabilità della Presidenza del Consiglio.

Al secondo posto, per consensi, si colloca il Pd, che non ha chiesto nulla per la sua forza Politica, e si rende disponibile a dialogare, con qualche 'distinguo', ma restando dalla sua parte. Al terzo posto, la Lega, che è il principale partito del centrodestra, col 18% circa. La stessa coalizione di cdx, invece, ha riportato il 37% circa dei voti e, come vincitrice delle elezioni stesse, rivendica per se gli stessi diritti del M5S.

Da accordi preliminari tra Lega e M5S, slegati da vincoli politici, sono stati eletti, il Presidente del Senato, (seconda carica dello Stato), assegnato ad una personalità di FI, e quello della Camera assegnato ad un esponente del M5S.

Necessità di un Governo

Tra i partiti, alcuni sono dialoganti, altri invece polemici e antepongono gli interessi di partito a quelli del 'bene comune'. Certo, allo stato delle cose, chi ha ricevuto più voti, ha anche la responsabilità e il dovere di presentare, al più presto, una proposta di Governo, che abbia una maggioranza certa. Inutile perdere altro tempo ed utilizzare tattiche che allungano la soluzione. Gli impegni che, a breve, l'Italia ha davanti a sé, suggeriscono, quanto prima, di dare un governo al paese.

Come giustamente dice l'on. Pier Luigi Bersani, ci vorrà un Governo di cambiamento che presti particolare attenzione ai problemi sociali, e 'faccia cose semplici che ci chiedono gli italiani', come la moralizzazione della vita pubblica, un piano di investimenti mirato a creare lavoro.

Risultato delle consultazioni

L'esito del 2° giro di consultazioni, al Quirinale, ha chiarito comunque molti aspetti dell'umore politico, ed ora siamo in grado di avere una visione più realistica dell'intera situazione.

Ci sembra di aver capito che il Pd preferisca svolgere la sua azione dall'opposizione, e che il centrodestra non sia disponibile a concorrere, con la sola Lega ma nella sua interezza, alla formazione di un nuovo Governo con il M5S. La battuta di Silvio Berlusconi, altamente offensiva nei confronti del M5S, non agevola certamente a trovare una via d'uscita alla formazione della futura compagine governativa. I prossimi giorni ci diranno la verità.