Oggi, domenica 20 maggio, in Venezuela si è dato inizio alle votazioni per la candidatura del nuovo presidente. Alle ore 6 del mattino (mezzogiorno in Italia), l'attuale presidente Nicolas Maduro si è recato ai seggi per esprimere la sua volontà, con l'obiettivo di essere rieletto con un margine maggiore di quello ottenuto nel 2013.

In tale occasione si è diffuso nel paese un clima di preoccupazione, dovuto alla quasi certa rielezione di colui che, secondo il popolo, ha rovinato il Venezuela. Maduro negli ultimi anni, in effetti, non ha saputo tener testa ad una grave crisi economico sociale che ha fatto sprofondare il Paese in un'inflazione galoppante, tanto che nei supermercati cibo e medicinali sono difficilmente reperibili.

Ma allora, come mai la sua rielezione è quasi certa?

Maduro: i motivi della sua impopolarità...

Problemi di natura socio-economica erano già presenti nel Paese prima della morte di Hugo Chàvez, avvenuta nel 2013 e seguita dalla prima presidenza Maduro. Nei seguenti anni di governo la situazione è andata sempre più degenerando, fino a quando, il 30 luglio dello scorso anno, Maduro ha dato vita ad un’Assemblea Nazionale Costituente plenipotenziaria con il fine di distruggere ogni forma di legalità costituzionale. In un clima di corruzione, sono poi seguite un escalation di violenze gratuite nei confronti degli oppositori di quella che può essere definita a tutti gli effetti “dittatura Maduro”.

... e della sua imminente rielezione

La domanda sorge dunque sopontanea: come è possibile che un attore politico tanto impopolare come Maduro possa essere rieletto? La risposta a tale interrogativo si cela tra corruzione e tacito consenso. Una delle principali motivazioni è certamente l'assenza di una forte opposizione alle imminenti elezioni: è infatti minimo il numero di coloro che sfidano l'ingiustizia in un clima dove le garanzie di onestà e trasparenza sono pressoché nulle.

Da sottolineare anche il fatto che molti leader dell'opposizione, tra cui Henrique Capriles e Leopoldo Lopez, non potranno candidarsi poiché messi precedentemente fuorigioco dal regime (il primo inabilitato ed il secondo agli arresti domiciliari).

Maduro, secondo le più recenti stime, può contare sull'appoggio di soli 4-5 milioni di simpatizzanti (meno di un sesto dell'intera popolazione), numero insufficiente per avere successo alle elezioni; è stato dunque garantito, dal presidente in persona, una borsa con generi alimentari di vario tipo per tutti coloro che gli daranno il voto. Ai cittadini venezualeani rimangono dunque due sole possibilità: favorire l'ascesa al trono del loro carnefice o soffrire ancora una volta la fame.