La tragedia di Corinaldo che, nella notte tra venerdì e sabato scorso, ha determinato la morte di sei persone – tra cui cinque minorenni – verificatasi all'interno di un locale che avrebbe dovuto ospitare un dj set di Sfera Ebbasta, continua ad essere il principale argomento delle pagine di cronaca delle più autorevoli testate on line e cartacee.

La drammaticità dell'evento in sé non basta a spiegare tanto clamore e, soprattutto, le innumerevoli polemiche che stanno divampando in questi giorni sui social network, in merito alla presunta pericolosità della musica trap, teorizzata da svariati giornalisti, ma fermamente respinta da qualsiasi voce autorevole in ambito musicale, inclusi i detrattori della musica di Sfera Ebbasta.

La discussione su questa tragedia è dunque andata ben al di là della mera cronaca, assumendo una rilevanza socioculturale che con ogni probabilità farà durare le polemiche ancora molto a lungo.

E come qualsiasi drammatico fatto di cronaca che implica una discussione sociale, anche la tragedia di Corinaldo può già vantare la sua assurda teoria complottista. Negli ultimi giorni infatti sta girando sul web un video nel quale viene esposta una ricostruzione dei fatti a dir poco bislacca, secondo cui il rapper in realtà non avrebbe mai dovuto suonare al locale nelle vicinanze di Ancona. Sarebbe stato invece utilizzato il suo nome da parte dei gestori del locale, a sua insaputa, in modo tale da far affluire all'evento più gente possibile.

L'infondata teoria del complotto

Successivamente, sempre seguendo i fantasiosi ragionamenti dell'autore del video – che si è viralizzato nei giorni scorsi, soprattutto grazie ai post di numerose pagine Facebook, molte delle quali una volta realizzata l'assoluta infondatezza della teoria, hanno preferito rimuoverlo – i gestori del locale, o chi per loro, avrebbero intenzionalmente spruzzato nel locale lo spray urticante.

Il motivo? Creare scompiglio in modo tale da poter giustificare l'assenza di Sfera Ebbasta.

Accuse gravissime e altrettanto infondate, basate su pure supposizioni non suffragate da alcun dato concreto, un film già visto sul web, più volte negli ultimi decenni. Successivamente tutte le parti – sia l'entourage del rapper che i gestori del locale – hanno ovviamente smentito.

D'altronde se il rapper fosse stato all'oscuro della serata, una volta appresa la notizia della tragedia avrebbe avuto tutto l'interesse a specificare la sua estraneità all'evento, cosa che ovviamente non è successa.

Il malinteso che potrebbe aver ingannato il pubblico

Con ogni probabilità a conferire un minimo di credibilità alla teoria, almeno in un primissimo momento, è stata la confusione generata dal fatto che Sfera Ebbasta nella notte tra il 6 e il 7 dicembre avesse effettivamente presenziato anche ad un altro evento, a Rimini, quindi non molto distante da Corinaldo.

Ciò ha fatto credere a qualcuno che l'altro evento fosse stato organizzato senza il consenso del rapper, visto che quest'ultimo non avrebbe potuto presenziare in due posti contemporaneamente.

In realtà però la cosiddetta 'doppietta' – ovvero fare due dj set o eventi simili nell'ambito della stessa serata – è una prassi abituale per gli artisti, non solo nella scena Rap. Quando i drammatici avvenimenti si sono verificati Sfera Ebbasta si trovava infatti in viaggio tra Rimini e Corinaldo.

Insomma, la teoria esposta nel video sottostante è una bufala, né più né meno.