Nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 dicembre, 6 persone, tra cui 5 minorenni, sono rimaste uccise in un locale di Corinaldo, nelle vicinanze di Ancona, che avrebbe dovuto ospitare un dj set di Sfera Ebbasta. Poco prima che il rapper arrivasse al locale però l'aria ha iniziato a permearsi dell'ormai riconoscibile odore acre dello spray al peperoncino, utilizzato da qualche malintenzionato, probabilmente con lo scopo di creare scompiglio per potere mettere in atto qualche furto, sfruttando la confusione.
Il panico si è propagato rapidamente tra gli spettatori, che si sono riversati in massa all'uscita.
Il ponticello adiacente al locale però non ha retto il peso eccessivo ed ha ceduto, causando la morte di 6 persone ed il ferimento di un altro centinaio, tra queste ben 14 versano in gravi condizioni.
A partire dal giorno seguente alla tragedia diversi giornalisti, scrittori, intellettuali e personaggi noti considerati a vario titolo autorevoli, hanno iniziato a condannare in maniera più o meno netta i testi dei trapper italiani, in primis quelli di Sfera Ebbasta, nonostante sia pacifico che al cantante non possa essere imputata alcuna responsabilità concreta di quanto accaduto.
Le accuse di Magdi Cristiano Allam
Emblematiche in tal senso le opinioni manifestate pubblicamente dal noto scrittore e psicologo Paolo Crepet, che ieri ha avuto un acceso diverbio con Briga in diretta su Rai Uno, e dal giornalista Magdi Cristiano Allam, che il giorno seguente alla tragedia ha utilizzato queste parole, durissime, per descrivere Sfera Ebbasta: "La realtà di questo trapper di 26 anni è inquietante [...] soprattutto per il messaggio contenuto nelle sue canzoni, impregnate di trasgressione sociale, nichilismo valoriale, promozione della droga, esaltazione del sesso libero, aspirazione al denaro.
[...] Possiamo dare in pasto i nostri figli degli pseudo-cantanti che inculcano una concezione perversa della vita e favoriscono una cultura distruttiva? Dobbiamo mobilitarci per porre un argine a questo degrado culturale. Spero che questa tragedia serva almeno a far luce su un aspetto che contribuisce a determinare la decadenza della nostra civiltà".
In linea con il pensiero di Magdi Allam diversi articoli pubblicati on line negli ultimi due giorni, e un'infinità di commenti comparsi sui social, caratterizzati da una condanna netta della musica trap, che spesso e volentieri arriva addirittura ad individuare un nesso di causa-effetto tra i contenuti dei testi e quanto accaduto a Corinaldo.
La solidarietà dei rapper italiani
Nel frattempo però gli unici artisti a dimostrare, almeno fino ad ora, solidarietà alle vittime con un gesto concreto e tangibile sono stati i rapper italiani. La quasi totalità di questi infatti ha deciso di annullare i concerti in programma questi giorni in segno di lutto e rispetto: Sfera Ebbasta in primis, ma anche Noyz Narcos, MadMan, Gemitaiz, Dark Polo Gang, Ernia, Achille Lauro, Frah Quintale, Capo Plaza, Shade, Lazza, Rkomi, Vegas Jones, Fred De Palma, Nitro, Drefgold, Luché, solo per citarne alcuni.
Ma ancor più concreta è l'iniziativa lanciata da Tedua. Il rapper genovese, oltre ad aver annullato le date del week end, ha deciso di devolvere i proventi delle serate rimandate alle famiglie delle vittime, ed ha invitato i suoi colleghi a fare lo stesso. Stando a quanto riportato da diversi portali hip hop, molti rapper italiani starebbero già aderendo all'iniziativa.