L'Emilia Romagna si è rivelata un tonfo per lui, elezione per la quale si era speso tanto, battendo quartiere per quartiere tutta la regione.
Forse mai più gli emiliani si ritroveranno quotidianamente Salvini sotto casa come successo in questi ultimi 3 mesi, eppure tutto questo non è bastato per accaparrarsi la regione, finendo addirittura 10 punti sotto Bonaccini.
Il risultato non è di certo da sottovalutare considerando che il centrodestra ha preso il 44% dei voti in una regione che, si può dire, non ha mai visto la destra al Governo della stessa, almeno non negli ultimi 60 anni.
Tutto questo quindi deve portare ad una lunga riflessione, in quanto se la destra ha il 44% in una regione da sempre rossa, anche a livello nazionale le cose potrebbero cambiare.
"Sono sicuro che vinceremo"
Ecco cosa diceva il leader della Lega Matteo Salvini. E ora si ritrova a dover rimettere a posto i cocci e ad analizzare cosa è andato storto, partendo dalla scelta di una candidata presidente - Lucia Borgonzoni - forse stabilita in modo troppo frettoloso, cosa ha portato lo stesso Salvini a dedicarsi personalmente alla campagna elettorale, oscurando in un certo senso la propria candidata e compiendo delle azioni con forti significati politici rivelatesi poi, all'esito del vuoto, fuori luogo e sbagliate.
Prendendo tra le tante, la famosissima citofonata, che ha contribuito alla campagna elettorale portando il dibattito politico a livelli davvero bassi, come se un politico avesse il diritto di andare da un "presunto" spacciatore (e dunque fino a sentenza contraria, totalmente innocente per la legge italiana) a chiedergli, con dietro tutte le telecamere, "lei spaccia?".
C'è chi ha la competenza per risolvere certe questioni, di certo non lo possono fare i politici.
Salvini forse ha voluto strafare arrivando al punto di bruciarsi con la sua stessa azione: l'aver trasformato una semplice elezione regionale in un referendum sul Governo forse è stato un errore perchè adesso l'impressione che si invia all'esterno è che quanto accaduto in Emilia possa rappresentare l'esatto termometro politico della situazione a livello nazionale.
Quando arriveranno le elezioni regionali in Puglia, Campania e Toscana la Lega e Salvini dovranno dunque dimostrare di aver imparato dai propri errori cambiando rotta soprattutto in sede di campagna elettorale.
Fino ad una settimana fa, Salvini pronunciava frasi dal tono molto netto: "Lunedì andremo in Parlamento e citofoneremo la disfatta del Governo Conte", mostrando una sicurezza che oggi a pochi giorni di distanza appare lontanissima. Quali saranno le ripercussioni a livello nazionale di quanto accaduto solo il tempo potrà dirlo.