Dopo l'addio, non senza polemiche, di Boban, anche Paolo Maldini sembrerebbe aver deciso di abbandonare la dirigenza milanista a fine stagione. il motivo ruota intorno al probabile arrivo a Milanello di Ralf Rangnick. L'ex allenatore dello Schalke 04 e del Lipsia, dove attualmente riveste la figura di responsabile dello sviluppo calcistico, dovrebbe andare ad assumere un incarico con poteri simili a quelli dell'allenatore/manager all'inglese.
Maldini contro Rangnick
A volere fortemente Rangnick al Milan è l'amministratore delegato dei rossoneri Ivan Gazidis che, durante l'esperienza da dirigente all'Arsenal, ha già sperimentato la figura del manager all'inglese con Arsène Wenger in panchina.
Il progetto pensato sarebbe quello di trasformare il Milan proprio in una versione italiana dei Gunners, puntando sull'acquisto di una serie di giovani da lanciare sul campo di San Siro. Per questo motivo l'ex tecnico del Lipsia, protagonista con la squadra teutonica di una cavalcata dalla seconda divisione tedesca alla Champions League, sembrerebbe essere la figura adatta.
Tuttavia c'è chi non è d'accordo con la scelta di Gazidis: Paolo Maldini. L'ex calciatore e bandiera della squadra ricopre infatti la figura di direttore sportivo della squadra rossonera e ritiene che l'arrivo di Rangnick potrebbe portare a un depotenziamento della sua figura all'interno della società. Rangnick ha confermato la possibilità in un'intervista rilasciata alla Bild, affermando: "C’è stato un contatto con i rossoneri.
Ma attualmente ci sono temi più importanti. Inoltre, per convincermi ad accettare un’altra sfida del genere, dovranno combaciare tantissime componenti“. Parole definite irrispettose da Maldini, come da lui stesso ammesso in una dichiarazione all'Ansa: "Non avendo mai parlato con Rangnick, non capisco su quali basi vertano le sue dichiarazioni, anche perché dalla proprietà non mi è mai stato detto nulla".
Nel frattempo il tecnico inizia a lavorare al suo Milan
Al di là delle polemiche e delle decisioni su come verrà conclusa l'attuale stagione di Serie A, per Rangnick ed il suo staff c'è però da programmare il prossimo Calciomercato. Da studioso e amante di Sacchi, il tecnico certamente punterà sul pressing alto e sullo sviluppo veloce della manovra mentre dal punto di vista tattico si partirà da un punto fisso: la difesa a quattro.
Le esigenze tecnico-tattiche si tradurranno quindi in una ricerca sul mercato di giocatori dinamici e soprattutto giovani. I nomi sono quelli dei fiorentini Milenkovic e Chiesa (protagonisti di un possibile scambio con Paquetà) e di Kristoffer Ajer, 22enne difensore centrale norvegese che milita nel Celtic e sul quale c’è da fare i conti con la concorrenza rappresentata da alcune squadre inglesi (Leicester e Arsenal).