Sto pensando di finirla qui è l'ultimo film di Charlie Kaufman disponibile su Netflix ed è ispirato al romanzo omonimo di Iain Reid. Si tratta di un film particolare che inizia con il viaggio di un ragazzo e una ragazza, diretti alla fattoria dei genitori di lui per il primo incontro, ma che in realtà si rivela una splendida e profonda analisi sull'esistenza. Lo spettatore si ritrova in un viaggio sorprendente nella psiche umana e nell'angoscia di una vita che ha deluso ogni aspettativa.

La trama di Sto pensando di farla finita qui

Jake decide di far conoscere ai suoi genitori Lucy, la ragazza che frequenta da poche settimane e i due partono per un viaggio verso la fattoria di famiglia del ragazzo, situata in una zona isolata.

Durante il tragitto, mentre nevica, Lucy inizia ad avere dei dubbi sulla sua relazione, sebbene descriva il suo fidanzato come una persona straordinaria e colta, perché vede che la storia non può avere futuro. Il viaggio si rivela un flusso di pensieri della ragazza che si alterna al dialogo stimolante che i due fidanzati hanno sulla neurologia, la fisica e la poesia, fino a quando tutto sembra trasformarsi in un viaggio onirico. "Sto pensando di finirla qui" è la frase che inizia i pensieri di Lucy che vorrebbe interrompere la relazione ma non ne ha la forza e, probabilmente, nemmeno una motivazione che continua a cercare nella persona che le siede accanto. Jake sembra ascoltare i pensieri della ragazza, interrompendo il suo flusso di coscienza come se avesse capito le sue intenzioni.

Parallelamente, va avanti la vita di un anziano bidello che vive la sua quotidianità senza alcun legame apparente con i ragazzi.

La casa dei genitori di Jake e il ritorno a casa

La percezione dello spettatore inizia a cambiare quando Jake e Lucy arrivano a casa dei genitori del ragazzo. L'atmosfera della fattoria è angosciante sin dai primi momenti, quando Jake mostra alla sua fidanzata alcuni animali (degli agnelli morti e un maiale mangiato vivo dai vermi) ed iniziano ad emergere alcuni punti oscuri che verranno rivelati [VIDEO]soltanto alla fine del film che lascia comunque diverse interpretazioni.

La cena con i genitori è surreale, con una tavola imbandita da cui nessuno mangia e una situazione da cui la ragazza vorrebbe continuamente scappare, nonostante si mostri molto disponibile con il padre e la madre di Jake. Durante la permanenza alla fattoria, mentre fuori è in corso una tormenta di neve che mette in discussione il ritorno a casa, i genitori di Jake invecchiano ed iniziano ad emergere diversi aspetti che mettono in evidenza alcuni limiti di Jake sin dalla sua infanzia (la mancanza di amici, la ricerca ossessiva di cultura e di nozioni e una profonda avversione per lo scantinato).

Attraverso gli occhi di Lucy (che durante il film diventerà Louisa e Amy) si scoprirà che in realtà tutto ciò che accade sotto gli occhi dello spettatore non è altro che una serie di rimpianti, rimorsi e paure che hanno accompagnato il protagonista per tutta la sua vita, fino alla morte di sua madre, divorata dalla malattia. Per buona parte del film, la ragazza riceve delle telefonate a cui non ha nessuna voglia di rispondere e l'apparecchio continua a squillare a vuoto con il suo stesso nome. Risponderà soltanto una volta e dall'altro capo si sentirà una voce maschile che si rivelerà essere poi quella del protagonista della storia. Quando la ragazza si recherà nello scantinato per riporre in lavanderia una vecchia camicia da notte, il telespettatore si renderà conto del perché dell'avversione di Jake per quel posto: la lavatrice è piena di divise da bidello che rappresentano la sua vera identità.

Il protagonista e la sua tragica decisione finale nel film Sto pensando di finirla qui

Il percorso del ritorno a casa dei due ragazzi, nel pieno della tormenta, rivede la desolazione della strada vuota e isolata, interrotta solo da una gelateria (Tulsey Town), dove i due si fermano a comprare un gelato. Una volta tornati in macchina, entrambi saranno nauseati dalla dolcezza di quella "speranza" acquistata e che vogliono buttare al più presto. Per trovare un cestino, i ragazzi si dirigono verso la vecchia scuola di Jake, un immenso edificio in cui il bidello è ancora in servizio. Lui scende dalla macchina e la ragazza rimane nell'abitacolo ad aspettare, con una sensazione di angoscia che le fa pensare di morire assiderata.

Angosciata dal freddo e dalla solitudine, Lucy si dirige all'interno del liceo dove incontra il bidello che le parla del suo sogno d'amore in gioventù.

Il viaggio onirico termina con il ballo di due danzatori che si lasciano andare ad una storia d'amore idealizzata che arriva al matrimonio, ma che viene interrotta poco dopo dall'intervento del bidello che uccide lo sposo. Questo momento rivela l'azione del protagonista che mette fine ai suoi sogni che fino a quel momento gli hanno impedito una visione oggettiva della realtà. Una volta raggiunta la sua auto per "tornare a casa", il bidello si lascia andare. La sua morte in solitudine, in quella macchina sepolta dalla tormenta, è la chiave del film: tutto ciò che accade fino a quel momento è la descrizione dello stato d'animo di Jake, i suoi ricordi falsati dai desideri, i suoi fallimenti coperti dall'ideale silenzioso e spietato, come la neve.