Il 3 febbraio Mario Draghi è salito al Colle per incontrare Mattarella, dopo settimane di bagarre nate dalla crisi Politica, da quel sonoro sgambetto di Renzi. Parlare delle competenze di Draghi è inutile, conosciamo tutti ormai il suo curriculum, culminato con la presidenza della BCE. Ma a conti fatti quanto è difficile stare nella sua posizione?

Mario Draghi analista: la situazione attuale

Per prendere una decisione bisogna analizzare il presente e prevedere il futuro. Partiamo dal presente di Mario Draghi, che è davanti a tutti. L’Italia versa in una situazione politica assurda, con un governo uscente dimissionario e in ostaggio delle correnti minori, un’opposizione divisa, ma consapevole dei delicati equilibri in Parlamento.

Una pandemia che dura da ormai un anno, che fatica a volgere al termine e con politiche di prevenzione e vaccinazione osteggiate da molte correnti.

Una crisi economica che ha pochi precedenti, ma con l’aggravante di una situazione di stallo dovuta all’emergenza sanitaria in corso e all’incertezza di quello che si potrà o meno aprire. Un’opinione pubblica decisamente stressata dalla situazione, in balia dei moti di pancia, delle correnti varie e variegate tra no-vax, pro-vax, no-mask, pro-mask, no-5g, pro-5g e così via. Decisamente una situazione in cui sarà difficile ottenere una maggioranza effettiva, specie quando le forze politiche dovranno dare conto ai loro elettori.

Mario Draghi 'astrologo': prevedere il futuro

Altro fattore importante per la decisione: il futuro. No, non siamo (ancora) ai livelli della cartomanzia, ma quanto si potrà muovere Mario Draghi? Dal punto di vista sanitario le previsioni non sono delle più rosee. Con i numeri degli ultimi tempi, i ritardi del piano di vaccinazioni, la diffidenza da parte di una parte della popolazione verso i vaccini non possono che far pensare che avremo ancora bisogno di tempo prima di avere reali segni di positività.

E questo sarà un problema da affrontare e ci sarà bisogno di una forte riorganizzazione. Dal punto di vista economico il solo aver chiesto a Draghi ha fatto un gran bene ai mercati, decisamente in rialzo. C'è una grande fiducia in lui, si sa bene quanto questo sia il suo campo di gioco. I problemi sono tanti, la crisi profonda e il malcontento tanto, sarà difficile barcamenarsi tra strategie di rientro efficaci e il malcontento popolare, da molti anni cavalcato dalle varie forze politiche per guadagnare voti.

Dal punto di vista politico al momento è benvisto da PD, una parte dei 5 stelle, Berlusconi e Renzi, c'è persino chi ha creato un movimento popolare. Ma dovrà tenere a bada un Salvini che ha già messo i ma, una Meloni che vuole elezioni subito, i 5 stelle irremovibili su alcuni punti e sperare che Renzi non si svegli di nuovo con il piede sbagliato.

Il suo punto forte può essere però la politica estera. Ha conoscenze, competenze e ottimi rapporti con quasi tutti i capi di stato. Può facilmente accedere a fondi e avere voci in capitolo visto che fino a ieri era alla BCE. D'altra parte l'Europa dà, ma chiede anche, nessuno regala niente. Ed è un vero campo minato quando hai più di una forza politica che spera in un tuo passo falso, con già i coltelli tra i denti tra MES e Recovery Fund.

Qui dovrà davvero sfoderare le sue armi migliori.

Le prime reazioni dei partiti

Se Mattarella vuole allontanare lo spettro delle elezioni e Mario Draghi incassa facile il consenso di PD, LeU e Italia Viva non vuol dire che l'incarico si prospetti semplice. Giorgia Meloni continua sulla linea del No a Draghi e delle elezioni anticipate, Salvini a La7 dichiara "Serve un governo politico, basta tecnici", aggiungendo "Se fai quello che devi fare si può votare entro luglio". Ancora più complicata la situazione sul fronte dei 5 Stelle: a un non confermato "Leali a Conte" di Grillo il Movimento si presenta diviso tra chi, come Di Maio, dice che l'unica strada democratica è un governo politico e chi, come Crimi, afferma che anche in un governo tecnico il peso del Movimento sarebbe comunque determinante.

Non si prospettano giorni facili per il nuovo premier incaricato Draghi, non sarà facile mettere d'accordo una maggioranza solida.