I Proud Boys, in prima linea durante l'"attacco a Capitol Hill" il 6 gennaio, sono stati classificati dal governo canadese come un gruppo terroristico, tale scelta è stata fatta mercoledì 3 febbraio. Si tratta del primo governo in tutto il mondo a prendere una simile decisione, prima perfino degli Stati Uniti stessi.

La decisione del governo canadese

Il loro essere parte attiva negli episodi del 6 gennaio ha spinto il governo canadese a questa decisione. Per il Canada i Proud Boys sono da ora un'organizzazione neofascista con cellule semiautonome, attive non solo in Canada e Usa.

Questo comporta una serie di conseguenze per loro, e non di poco conto. Oltre al crimine di appartenenza al gruppo, in caso di violenza l'incriminazione diventa di atti terroristici. Inoltre ogni fonte di finanziamento, che sia diretto o tramite l'acquisto di merchandising, è impossibile dato che diventa reato.

Il ministro della Pubblica Sicurezza Bill Blair ha affermato che "il Canada non tollererà atti di violenza motivati dal punto di vista ideologico, religioso o politico". Anche negli Usa potrebbe accadere qualcosa del genere: Jen Psaki, portavoce della Casa Bianca, ha fatto sapere che gli Stati Uniti stanno aspettando che termini "la revisione prima di prendere decisioni".

La storia dei Proud Boys

La notorietà internazionale dei Proud Boys si è amplificata a inizio gennaio con l' "assalto" a Capital Hill durante la ratifica dell'elezione di Joe Biden alla presidenza Usa: mentre fuori si urla, un gruppo di manifestanti riesce in qualche modo a entrare nel palazzo governativo, con bandiere statunitensi, cappelli di pelliccia con le corna e facce colorate.

Ma i Proud Boys non sono nati il 6 gennaio 2021, e nemmeno negli Usa. Nascono un po' di anni indietro, nel 2016 in Canada, da un'idea di Gavin McInnes. Conosciuto in Canada come autore e commentatore, nel mondo come uno dei fondatori di Vice Media, ha tentato più volte di negare la vicinanza del gruppo ai neonazisti. Ma l'identità e gli ideali sono piuttosto chiari e sotto gli occhi di tutti.

Fortemente misogini, xenofobi e islamofobi, si appellano alla libertà di espressione sostenendo le idee di quella parte più attiva dell'alt right teorizzata da Gottfried, quella destra estrema che sostiene la superiorità della razza bianca e incoraggia l'uso della violenza nella lotta Politica. La sua contrapposizione alla sinistra progressista e ai movimenti antifascisti è sfociata spesso in atti di violenza da parte dei Proud Boys.

Non nascondono le loro idee, sono spesso armati e tra loro ci sono parecchi sostenitori di QAnon, la teoria di estrema destra secondo cui ci sarebbe un complesso complotto contro Donald Trump, basata su fake news e false credenze più volte smentite.