Sarà Paolo Valeri a dirigere il big match di domenica 9 Maggio, tra Milan e Juventus, valido per la 35^ giornata di Serie A. Si tratta di una partita fondamentale per i destini di entrambe le compagini. Tale designazione ha suscitato polemiche in casa Milan, visti i trascorsi sportivamente spiacevoli. I rossoneri non hanno alibi: dovranno sfatare il tabù rappresentato dall'Allianz Stadium.
Valeri e il Milan
Tra il Milan e Valeri non c'è feeling e lo dimostrano i 13 cartelini rossi mostrati da quest'ultimo nelle 33 gare arbitrate ai rossoneri. Inoltre più vi sono diversi precedenti che l'ambiente Milan non ha dimenticato.
Ottobre 2012: nel derby Milan-Inter, Valeri annullò un gol regolare a Montolivo, facendo infuriare l'allora tecnico milanista Massimiliano Allegri. Galliani, ex ds rossonero, ai microfoni dichiarò: “Tutti hanno visto ... Inutile aggiungere altro”.
Febbraio 2020, andata di Coppa Italia contro la Juventus, venne concesso un calcio di rigore per i bianconeri per un presunto fallo di mano di Calabria, con il risultato fermo sull' 1-0 per il Diavolo con gol di Rebic. Venne ammonito Ibrahimovic mentre Theo Hernandez rimediò un cartellino rosso, entrambi saltarono il ritorno.
Infine nel turno di Coppa Italia contro il Torino del 2021, il direttore di gara ha espulso Donnarumma per proteste dalla panchina, facendogli saltare il match successivo, il derby contro l'Inter.
Insomma non proprio la designazione ideale per il popolo milanista in una partita così importante.
I rossoneri all'Allianz Stadium
L'ultima vittoria con il Benevento "obbliga" i rossoneri a provare il "colpaccio" su un campo come quello dell'Allianz Stadium che rappresenta, per Ibrahimovic e soci, un tabù da sfatare. Le statistiche parlano chiaro: il Milan non ha mai vinto.
L'ultima vittoria rossonera contro la Juve risale al marzo 2011 quando il gol di Gattuso regalò i tre punti ad Allegri. Allora si giocò a Torino, ma allo Stadio Olimpico.
La classifica
La classifica dice che con una rosa giovanissima il tecnico milanista è riuscito, al momento, a tenere testa a squadre come Atalanta, Napoli, Juve, Lazio e Inter che negli ultimi anni hanno rappresentato il calcio italiano in Europa.
A quattro giornate dalla fine il Milan è quota 69 punti insieme a Juventus e Atalanta.
La frequenza di infortuni che ha dovuto fronteggiare la truppa di Pioli, è sicuramente un fattore che ha influito nell'arco di tutta la stagione del Diavolo. Più di una volta i rossoneri hanno dovuto rinunciare all'esperienza di Ibrahimovic, ago della bilancia di un gruppo inesperto come quello milanista.
Proprio il ritorno dello svedese ha portato più vivacità in una situazione che avrebbe potuto appiattirsi del tutto, vanificando lo sforzo e il lavoro collettivo della squadra. Come succede sempre nel calcio, i destini degli allenatori dipendono dai risultati e Pioli sa che, in caso di non qualificazione alla Champions League, potrebbe rimetterci il posto.
Il segnale mandato da Maldini
Il ds Maldini, dopo quanto accaduto tra Donnarumma e i tifosi in settimana, ha fatto sapere di aver congelato ogni trattativa riguardante i rinnovi di tutti i tesserati del Milan, mandando un segnale forte all’ambiente rossonero: bisogna concentrarsi sugli ultimi impegni per non vanificare un progetto volto a riportare il Diavolo ai livelli che gli competono per storia e ambizioni.