La Juventus continua a lavorare su due fronti contemporaneamente: sul campo per cominciare a dar forma alle idee del nuovo/vecchio allenatore Allegri e dietro alla scrivania dove si cercano delle soluzioni che possano migliorare la squadra, specialmente nella linea mediana.

Proseguono infatti, come riportato da varie testate giornalistiche, le trattative per l'acquisto di Manuel Locatelli, centrocampista classe 1998 del Sassuolo e fresco campione d’Europa con la nazionale. Obiettivo di Cherubini è quello di riuscire ad avere il giocatore direttamente al rientro dalle vacanze post Europei.

Pjanic sarebbe pronto a rientrare a Torino, ma non è al momento una priorità

Radiomercato alimenta ogni giorno anche le voci che vorrebbero il ritorno di Pjanic, il quale gradirebbe un rientro a Torino. È una soluzione che potrebbe tornare utile più avanti, sulla base di un prestito con sensibile riduzione dell’ingaggio. Ora gli uomini mercato bianconeri sono concentrati su Locatelli, su Chiellini, che ha il contratto scaduto e su Cuadrado, che va in scadenza nel 2022.

Una delle criticità emerse nella scorsa stagione, che ha generato il quarto posto finale, è sicuramente stata la bassa qualità del centrocampo. Arthur non ha mai convinto del tutto, infortuni compresi, Rabiot ha giocato a corrente alternata, salvo crescere nel finale, Bentancur ha probabilmente disputato la sua peggior stagione a Torino, mentre Ramsey quando era disponibile non ha convinto del tutto, infine McKennie ha avuto un impatto positivo nella prima parte salvo poi cedere, sul campo e fuori, nella seconda.

Con Arthur fuori per infortunio, Allegri studia MCKennie e la sua duttilità per cambiare la Juventus

L’operazione a cui si è sottoposto Arthur, che lo terrà lontano dal terreno di gioco per tre mesi circa, costringe la Juventus a riflettere sulle eventuali cessioni a centrocampo e trovare delle soluzioni che permettano una fluidità di manovra che lo scorso anno è mancata.

Arthur non è il tipo di giocatore che Max Allegri ama in quella zona di campo, dove preferisce profili diversi, in termini di ritmo e fisicità, con un centrocampo che prevede il possibile neoacquisto Locatelli in mezzo, tra Rabiot a destra e Bentancur a sinistra. Insomma il tecnico vuole più centimetri in mezzo e più dinamicità sulle mezzali.

In questa prima settimana di ritiro sta provando a ritagliarsi uno spazio importante Weston McKennie. L’americano sta cercando di scalare le gerarchie, facendosi apprezzare dal tecnico livornese per la sua duttilità nel ricoprire diversi ruoli e per la possibilità di essere un elemento che permette di ridisegnare la squadra anche a partita in corso.

L’americano potrebbe essere utilizzato come esterno, mezzala o trequartista di rottura di allegriana memoria

Le prime indicazioni di Allegri sono quelle di impiegare Bentancur nel ruolo che secondo lui svolge meglio, ovvero mezz’ala e non più playmaker (ruolo per cui si cerca Locatelli). Di mezzali nell’organico della Juve ce ne sono in abbondanza, si pensi a Rabiot e Ramsey.

McKennie ha invece caratteristiche differenti, perché può muoversi in più posizioni sul campo. Pirlo lo ha usato, all'occorrenza, anche come esterno, Allegri potrebbe impiegarlo sulla trequarti qualora i bianconeri utilizzassero un 4-2-3-1.

Il tecnico livornese predilige il classico trequartista di rottura, capace di dare fisicità, di lanciarsi negli spazi di saper anche rifinire, faceva con come ad esempio Boateng al Milan o con Vidal nella sua prima Juventus.

Sono tutte opzioni allo studio di Max Allegri. Il suo obiettivo è dare un equilibrio alla squadra per meglio sfruttare le doti della rosa, conscio anche del fatto che una squadra che ha in organico Chiesa e Kulusevski debba, per forza di cose, cercare di armare le sue frecce e metterle nella condizione migliore per colpire.