“Il volontariato vincenziano non è solo dare un aiuto concreto alle persone più bisognose distribuendo la spesa, ma ascoltare queste famiglie che stanno vivendo un periodo molto particolare e trovano nel volontariato sempre una porta aperta per accogliere tutti i nostri fratelli che si trovano in uno stato di disagio a di difficoltà”. Lo ha detto il presidente regionale dei Gruppi di Volontariato Vincenziano della Sicilia Giovanni Morreale a margine dei lavori del convegno interprovinciale dei vincenziani sul tema “Verità e giustizia al servizio della carità” che si è svolto a Montevago nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario del terremoto del Belìce.

Volontariato Vincenziano nell’Agrigentino, convegno a Montevago

“Il volontariato – ha detto il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella che ha partecipato all’incontro - permette di mettere insieme gente di cuore, che ha sentimento, che ha passione, che ha voglia di aiutare gli altri. Questo – ha aggiunto il magistrato - penso sia fondamentale per il nostro territorio. Occorre non far sentire sole queste persone, fare rete, fare squadra e andare avanti per un futuro migliore”. Durante il convegno il cardiochirurgo Giovanni Ruvolo e il cardiologo Fabio Triolo, medici volontari dell’associazione onlus A Cuore Aperto, hanno consegnato misuratori di pressione automatici e un kit per la misurazione della glicemia a tutti i Gruppi di Volontariato Vincenziano della provincia di Agrigento.

L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con l’associazione regionale Diabetici e Celiaci “Danilo Dolci” presieduta dal professor Orazio De Guilmi. “Il volontariato è fondamentale – ha detto il professor Giovanni Ruvolo – per cercare di sopperire a delle carenze che a volte nel campo della sanità e in altri campi con l’alibi della mancanza di risorse economiche”.

Durante la giornata un momento di commemorazione in ricordo di Leonarda Di Maria, responsabile del volontariato vincenziano di Montevago che perse la vita nel sisma del ’68 e di tutte le vittime del terremoto. Interessante la visita guidata tra i ruderi del terremoto del 1968 a cura del presidente del “Laboratorio della Memoria” Maria La Rocca e del professore di storia dell’arte Giovanni Bavetta.

Prevenzione, kit per la salute donato ai volontari vincenziani

“Un momento di riflessione e condivisione importante per rilanciare l’impegno missionario attraverso i gesti della carità organizzata così come ci vengono suggeriti dal grande San Vincenzo de’ Paoli”, ha detto l’assistente spirituale diocesano dei Gvv don Salvatore Raso. Dal punto di vista economico la situazione in provincia di Agrigento è drammatica. Disoccupazione, giovanile e non, alle stelle. Pensionati che non arrivano alla fine del mese, per i quali sembra prospettarsi l'aumento delle pensioni minime a 780 euro mensili. Sempre di più le richieste di aiuto al volontariato vincenziano riunito adesso per fare il punto della situazione e programmare le attività del 2019.

“Abbiamo scelto per il nostro convegno diocesano un luogo peculiare in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario del terremoto che devastò la Valle del Belìce. Il 15 gennaio del 1968 qui a Montevago distrusse al suolo il paese e fece tante vittime, tra cui anche la locale presidente del gruppo di volontariato Leonarda Di Maria, che insieme al marito rimase inesorabilmente sotto le macerie. Pertanto – ha aggiunto don Salvatore Raso - abbiamo scelto di vivere qui a Montevago un momento importante per fare memoria del momento del sisma per ricordare tutti i caduti e anche la nostra volontaria, e per rilanciare progetti nuovi, di impegno missionario attraverso il carisma di San Vincenzo De’ Paoli che abbiamo celebrato liturgicamente alcuni giorni fa.

Siamo qui per crescere, per maturare, per approfondire”.

“Ringrazio il volontariato vincenziano – ha detto il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo - per avere scelto Montevago come sede del convegno interprovinciale. E’ importante capire, ricordare, ribadire, cos’è il volontariato oggi alla luce del tema scelto, ‘verità e giustizia al servizio della carità’. In un mondo che sta cambiando in direzioni che ha a volte non tutti condividiamo, rimarcare l’importanza del volontariato credo che sia quanto mai utile. Un’occasione preziosa per ricordare la signora Leonarda Di Maria, presidente del volontariato vincenziano di Montevago che cinquant’anni fa perse la vita tra le macerie insieme al marito, e tutte le vittime del sisma del Belìce”.