Un passo avanti quello compiuto negli scorsi giorni dall'Assemblea Regionale Siciliana di Palermo, che si muove in direzione dell'approvazione definitiva del disegno di legge sulle Zone Franche Montane dedicato alle aree svantaggiate a rischio di spopolamento e desertificazione produttiva in Sicilia.

Infatti, proprio a fine novembre scorso, il tanto agognato disegno di legge sull'istituzione delle Zone Franche Montane, era stato discusso in Assemblea per dare avvio, finalmente, ad un positivo segnale di cambiamento che potesse veder realizzato il "sogno" costato al Comitato promotore una lunga ed estenuante battaglia fatta di ricorsi e rinvii interminabili.

Quel segnale giunge adesso e si fa sempre più concreto in attesa dell'approvazione definitiva.

Sinergie vincenti

Ad affermarlo il presidente regionale di Cidec Sicilia (Confederazione Italiana Esercenti Commercianti) Salvatore Bivona il quale, commentando quanto deciso in assemblea negli scorsi giorni, ha sottolineato che la recente approvazione del DdL sull'istituzione delle Zone Franche Montane da parte della Commissione Attività produttive dell'Ars, mette i prodromi per una svolta positiva nei rapporti nonché nell'interlocuzione tra sindacati ed istituzioni politiche e rappresenta una novità molto incoraggiante per la salvaguardia demografica ed economica di questi territori.

Secondo quanto affermato dal presidente della Cidec Sicilia, quest'ultima entrata recentemente a far parte del Comitato promotore per l'istituzione delle ZFM alla cui guida vi è Vincenzo Lapunzina, ciò che si è rivelato fondamentale per il percorso di istituzione delle ZFM, sarebbe stata la sinergia venuta a crearsi tra il sindacato dei lavoratori, le organizzazioni datoriali e le associazioni coinvolti in tale percorso.

Tra questi, la Confesercenti, la Cgil, Casartigiani e la Cidec entrata di recente.

L'imprescindibile necessità di istituire le Zone Franche Montane in Sicilia

Bivona ha poi affermato che, quando si tratta di sollecitare azioni a difesa di occupazione, economia e diritti delle piccole e medie imprese territoriali, è chiaro che, inevitabilmente, gli obiettivi del sindacato datoriale coincidono con quelli delle sigle che difendono e tutelano i diritti dei lavoratori.

Per tale ragione, ha poi proseguito lo stesso Bivona, è bene unire le forze in una fase tanto delicata per la Sicilia al fine di orientare la classe politica ad agire per il bene comune. Naturalmente, a queste si dovranno aggiungere iniziative istituzionali: azioni, senza le quali neanche l'istituzione delle ZFM potranno risollevare il destino dell'economia territoriale.

Le ZFM, ha poi concluso Bivona, rappresentano comunque una condizione imprescindibile per evitare la perpetua emorragia demografica nelle aree montane dell'Isola e per programmare lo sviluppo delle rispettive risorse turistiche, paesaggistiche, monumentali e culturali di immenso ed inestimabile valore.

Il prossimo step per l'effettiva realizzazione di questo "sogno condiviso", sarà il parere tecnico della Commissione Bilancio.