Il nuovo anno, come spesso purtroppo accade, ha registrato, a Mondello (PA), una vittima a causa dei botti della notte di Capodanno: si tratta di Igor, un cane di razza Corso, dall'espressione dolcemente ruvida e dai teneri occhi azzurri, di 7 anni. L'animale, probabilmente spaventato dai forti rumori causati dalle deflagrazioni dei botti, potrebbe essere deceduto a causa di un infarto.

Il cane, è stato ritrovato nella casa in campagna di Mondello di proprietà della famiglia Martino.

Igor, vittima inerme dei botti di Capodanno

A darne comunicazione sul proprio profilo Facebook, Daniela Martino, sorella del proprietario di Igor, che ha descritto l'accaduto come l'evento che ha portato via "Il nostro adorato cucciolone di famiglia".

"Il nostro anno non si è aperto nei migliori dei modi - scrive la Martino in un post di Facebook -, purtroppo, dopo 7 anni, il cucciolone di famiglia ci ha lasciati. È accaduto nella notte, probabilmente a causa dei botti, che gli hanno quasi sicuramente causato un infarto. Le sue compagne di vita (due Corso, Faith e Kira, e Leila, una femmina di Labrador), hanno vegliato accanto a lui fino all'arrivo del suocero di mio fratello che non ha potuto far altro che constatarne il decesso".

Botti di Capodanno, Daniela Martino: 'Ci hanno portato via il nostro cucciolo di famiglia'

"Igor era un cane forte e pieno di salute - prosegue la Martino -, amava i bambini ed era un ottimo cane da guardia. Fedele, aveva un rapporto speciale con mio fratello, che lo aveva preso da cucciolo e se ne occupava quotidianamente".

Sottolineando la situazione emergenziale attuale, segnata dal Covid-19 e dalle restrizioni per il contrasto al contagio, la Martino ha anche scritto: "Potremmo dare la colpa alla pandemia e le zone rosse che, drammaticamente, hanno vietato il poter stare giornalmente accanto i nostri amici animali, soprattutto quelli che vivono nelle seconde case e, come Igor, sono abituati a vivere nella completa libertà".

Nemmeno una zona rossa ha fermato i botti per l'arrivo del nuovo anno

"Invece, purtroppo - sottolinea la Martino - la colpa è solo dell'uomo e della sua inciviltà e ci rendiamo conto che le campagne di sensibilizzazione contro i botti non vengono sempre ascoltate. Ho, addirittura, notato che i botti fossero più numerosi, insistenti e rumorosi rispetto al passato e non ne ho compreso il motivo".

Addolorata dalla perdita di un "componente della famiglia", la stessa Martino conclude: "Che dirvi noi, piangiamo la perdita del nostro amico fedele, ma auguro vivamente a chi ieri sera si è divertito a sparare, di comprendere che nessuno potrà mai guardarti e amarti come solo un cane è in grado di fare. Probabilmente, lui o lei che sia stato, non avrà mai questo privilegio".