È quasi un nulla di fatto ilrisultato dell'esame della Commissione Bilancio del Senato sulla Legge diStabilità: si è, infatti, concluso con l'approvazione del testo alle due emezza di questa notte, ma senza il mandato al relatore. Ciò significa che, inteoria, decadrebbero tutte le modifiche approvate e, in pratica, l'intoppo allungherebbele tempistiche, ma il governo avrebbe già in programma di recuperarle in unmaxiemendamento, sul quale poi porre la fiducia.

La conferenza dei capigruppo èfissata per le nove di stamattina, martedì 26 novembre, a Palazzo Madama, colfine di decidere la nuova tempistica della Legge di Stabilità, in quanto lamanovra è attesa in aula dalle nove e mezza (emendamenti alle 10.00) ed è giàstata divulgata la notizia dell'intenzione del governo di porre la questione difiducia.

Il problema da porsi è, però, unaltro e riguarderebbe il testo della Legge di Stabilità e in quali tempi neavverrà l'attuazione: la fiducia, infatti, potrebbe essere posta sul testo originariodel governo o, più plausibilmente, su un maxiemendamento, nel quale lo stessoesecutivo raggrupperebbe quasi integralmente le proposte di modifica giàapprovate dalla Commissione Bilancio e anche quelle solo presentate dallastessa.

Secondo,ma non meno rilevante, il problema delle tempistiche della Legge di Stabilità:il governo dovrà velocizzare i tempi per raggiungere la fiducia entro laserata, così da evitare di sovrapporsi al voto sulla decadenza di SilvioBerlusconi, che si svolgerà domani, mercoledì 27 novembre.

Sono già numerose,infatti, le voci in Senato che accusano Fi e Lega di ostruzionismo finalizzato adallungare i tempi della manovra, per far slittare il voto sulla decadenza diSilvio Berlusconi. Forza Italia, però, si difende: "È il governo che haallungato i tempi, presentando l'emendamento sulla casa in ritardo", dicono,mentre Dario Franceschini mette le mani avanti, confermando la propria fiduciaalla Legge di Stabilità. Ora non rimane che vedere se l'accordo tra le partiavverrà in tempi ragionevoli o se incontrerà ostacoli più o meno attesi.