Ha tutto il clamore di una vera propria rivoluzione politica. Domani, 30 Gennaio 2014, il Movimento Cinque Stelle presenterà una richiesta di messa in stato di accusa nei confronti di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, sulla base di elementi che emergerebbero nella vicenda del decreto IMU-Bankitalia, contestando l'illegittimità ed incostituzionalità di questo ed altri decreti privi di coperture che sono stati approvati dalle Camere.
La vicenda è iniziata con l'attacco verbale, e relativa reazione di dissenso da parte del Pd, messo in atto dal deputato Giorgio Sorial che definendo il Presidente " un Boia" che "avalla queste posizioni per cucirci la bocca" ha lanciato una provocazione pesante ai componenti dell'opposizione, al punto che questi hanno lasciato l'aula non appena Sorial ha preso parola nella successiva seduta:;violente le reazioni degli altri rappresentanti, da Letta("Indegno attacco, punto di non ritorno di deriva estremista inaccettabile") a Renzi ("gesto di una stupidità che non ha eguali nella storia repubblicana") passando per il leghista Salvini che non pare essere troppo in disaccordo con le posizioni dell'M5S ("questo Presidente della Repubblica è il peggiore, ha inventato governi non legittimati da nessuno".
Questa, ora , la risposta ferma dell'M5S di Grillo, che non prende le distanze dall'intervento del proprio deputato Sorial ma anzi ne difende candidamente le posizioni presentando una richiesta di inizio procedimento d'accusa al cosiddetto "Comitato per i procedimenti d'accusa" che è organo dell'applicazione delle norme costituzionali che attribuiscono al Parlamento il potere relativo, appunto all'instaurazione di questi processi, e all'amministrazione della giustizia politica nei confronti di coloro che hanno responsabilità costituzionali.
L'articolo 90 della costituzione consente di contenstare responsabilità al Capo dello Stato per alto tradimento o per attentato alla Costituzione, ed l'istanza dei Grillini sarà fondata, secondo le prime indiscrezioni, sugli elementi emersi dalla vicenda delle intercettazioni tra Napolitano e Nicola Mancino nell'ambito della trattativa Stato- Mafia.
Ma, assicurano i Cinque Stelle, anche su altri elementi.